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Genova, Webuild: posato il quindicesimo cassone della diga foranea

Genova, Webuild: posato il quindicesimo cassone della diga foranea

Avanti controllo profondità: hi-tech trasforma fondale in dati

Roma, 12 dic. (askanews) – Il cantiere della Nuova Diga Foranea di Genova, opera marittima tra le più complesse in Europa, avanza con le lavorazioni sia in superficie che nei fondali. Il Consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild, ha completato l’affondamento del quindicesimo cassone, mentre nel cuore del mare sono state consolidate oltre 50mila colonne di ghiaia, pari al 79% del totale previsto, con un avanzamento complessivo della ghiaia posata dell’87%. L’opera è realizzata per conto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Secondo quanto riporta un comunicato, i progressi cruciali sulle fondamenta che, sebbene invisibili sono la spina dorsale dell’opera, includono anche l’ultimazione dell’installazione dei dreni, lunghi 22 metri, a 30 metri di profondità, elementi essenziali per stabilizzare e regolarizzare il piano di appoggio di una parte della diga.

L’unicità di questo progetto risiede nel controllo costante del cantiere sommerso. Viste le profondità eccezionali, si legge, che arrivano fino a 50 metri, è fondamentale l’impiego di sistemi di monitoraggio high-tech curati da SOCOTEC, la società incaricata di seguire i rilievi e la sensoristica di monitoraggio geotecnico.

Come raccontato nella serie web “Number Ten”, realizzata dal consorzio guidato da Webuild, le attività di controllo rappresentano gli “occhi della diga” e vengono paragonate all’opera di un “sarto” di altissima precisione: un lavoro essenziale su un terreno che deve essere costantemente “controllato, anticipato, compreso”.

Per garantire la stabilità strutturale, una fitta rete di sensori sofisticati – tra cui piezometri, inclinometri e profilometri – è installata per il monitoraggio del terreno di fondazione della diga. Questi strumenti interconnessi elaborano in tempo reale dati su pressioni e assestamenti che vengono trasformati in mappe e modelli a supporto di ogni decisione ingegneristica. In parallelo, a bordo dell’imbarcazione “Implacabile”, i tecnici operano con rilievi in mare aperto per 12 ore al giorno, sette giorni su sette, garantendo che ogni fase dei lavori sia svolta con la massima sicurezza e precisione.

Una volta completata, dice ancora il comunicato, la Nuova Diga Foranea, con i suoi circa 6 chilometri complessivi di estensione, permetterà al porto di Genova di accogliere navi fino a 400 metri di lunghezza, trasformandolo in approdo privilegiato per le grandi rotte internazionali. L’opera, parte di un sistema infrastrutturale integrato con il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, realizzato anche questo da Webuild, rafforzerà i collegamenti tra il Mediterraneo e il cuore dell’Europa. (fonte immagine: Webuild).