ROMA – Dall’1 gennaio al 31 dicembre del 2024 sono sbarcati sulle coste italiane e sono stati censiti dal ministero dell’Interno 66.317 migranti, contro i 157.651 dell’anno precedente e i 105.131 del 2022. In pratica, si parla di una riduzione pari rispettivamente al 57,9 e al 36,9%. Numeri particolarmente significativi, che fanno capire come il fenomeno, rispetto al recente passato, si sia – quantomeno per quel che riguarda i numeri ufficiali – sensibilmente ridotto, ma che è ancora ben lontano dall’essere definitivamente risolto.
A conferma dei dati italiani sono arrivati anche i numeri di Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere, secondo cui gli ingressi irregolari nell’Unione europea registrati nel 2024 sono scesi al livello più basso dal 2021, anno in cui l’effetto della pandemia di Covid-19 aveva limitato pesantemente i flussi. “Nonostante la persistente pressione migratoria – hanno evidenziato da Frontex – la maggiore cooperazione dell’Ue e dei suoi partner contro le reti di contrabbando ha ridotto notevolmente il numero di persone che attraversano le frontiere esterne dell’Europa”.
Per l’agenzia il calo è dovuto principalmente alla diminuzione degli arrivi attraverso le rotte del Mediterraneo centrale…

