Ieri sera, 7 novembre, allo stadio di San Siro Matteo Salvini sarebbe stato aggredito verbalmente dal rapper Ghali.
Il leader del Carroccio sarebbe stato in compagnia del figlio quando Ghali avrebbe cominciato a inveire contro di lui, insultandolo a proposito delle sue idee sull’immigrazione.
Un video è diventato virale sul web e ritrae il rapper gridare contro Salvini. Un amico avrebbe tentato di calmarlo invano.
L’acceso diverbio si sarebbe placato grazie all’intervento della sicurezza. Secondo Dagospia, Ghali avrebbe rivolto a Salvini considerazioni come: “Buffone, tu che caz*** esulti? Ha segnato un neg*** come me”.
Ghali non ha mai negato il suo dissenso nei confronti della propaganda leghista, utilizzando anche l’arte come mezzo di denuncia. In “Vossi Bop”, nel 2019, cantava: “Alla partita del Milan ero in tribuna con gente, c’era un politico fascista che annusava l’ambiente, la squadra da aiutare a casa propria praticamente, forse suo figlio è pure fan, che mi guardava nel mentre, ah”. Oggi, a posteriori, quella canzone sembra essersi rivelata una parziale profezia.