“Quanto accaduto ieri sulla A19, con 15 chilometri di coda tra Casteldaccia e Altavilla, è una scena da terzo mondo che è l’emblema del fallimento di una gestione commissariale confusionaria e senza visione. È inaccettabile che a pagare siano, ancora una volta, i cittadini siciliani costretti a passare ore in fila sotto il sole per colpa di una pianificazione dei lavori semplicemente disastrosa”.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo Pd all’Assemblea regionale siciliana, commenta il caos registrato ieri a causa del maxi cantiere sulla A19 che ha paralizzato il traffico con code di 15 chilometri. “Il presidente della Regione, Renato Schifani – sottolinea il dem -, è anche il commissario straordinario della A19. La nomina l’ha chiesta, l’ha ottenuta e adesso si lamenta dell’operato dei suoi vicecommissari, Lelio Russo e Sergio Tumminello, da lui stesso nominati appena un anno fa. Un paradosso grottesco”.
Giambona: “Situazione delle strade siciliane peggiorata”
Il deputato del Pd rincara la dose. “Non si può pensare di guidare un processo strategico come quello del rinnovo delle infrastrutture siciliane a colpi di slogan, scaricabarile e nomine estemporanee. Nel 2023 Schifani lamentava che la Sicilia venisse trattata come il Nord Africa, eppure, con lui al timone, la situazione è addirittura peggiorata. Le strade provinciali sono in stato di abbandono permanente e lasciate nel degrado più totale, mentre si favoleggiano di grandi opere mai partite. E non va meglio sulle altre arterie strategiche della Regione, dove cantieri infiniti, deviazioni mal segnalate e mancata manutenzione mettono ogni giorno a rischio la sicurezza dei cittadini e danneggiano l’economia”. Giambona auspica “un cambio di passo, ma soprattutto serve una nuova visione. La viabilità siciliana non può essere gestita come una campagna elettorale permanente. Ci vogliono progettualità, competenza e trasparenza”.