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Gianni Cavalieri: “Despar, innovazione per conquistare le preferenze dei consumatori”

Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del direttore Carlo Alberto Tregua e del vice direttore, Raffaella Tregua, il presidente di Despar Italia, Gianni Cavalieri.

Come inizia la sua storia professionale?
“Sono figlio d’arte. Appartengo a una famiglia che nasce artigiana e agli inizi del Novecento ha virato verso l’attività mercantile. L’azienda da cui provengo in origine è del 1956. Mio padre, insieme ad altri due soci tra cui Saro Baglieri, hanno realizzato il classico ingrosso che si chiamava ‘Ingrosso alimentari droghe coloniali’. Una volta laureato ho avuto come obiettivo quello di entrare nell’azienda di famiglia, cosa avvenuta poi nel 1978. Nel corso degli anni mi sono reso conto che bisognava lavorare sul territorio, inventarsi qualcosa per aggregare, quindi creare un’associazione. Sin dal 1995 ho approfondito il concetto dei consorzi e delle consortili e da qui, insieme a tre concorrenti, è nata Ergon, l’attuale società, prima sotto forma di consortile e l’anno scorso diventata Spa. All’interno della società vi è poi una capogruppo, la Sineos, che funge da indirizzo e controllo e riassume le famiglie che a suo tempo hanno creato Ergon”.

Come avviene l’ingresso in Despar?
“Arrivati a un certo punto abbiamo cambiato società perché ci rendevamo conto che nel nostro mondo vendere solo prodotti di marca era un cappio al collo, che ogni giorno si stringeva sempre di più. Quindi bisognava disporre di prodotti a marchio proprio ma che avessero un rapporto qualità-prezzo vantaggioso per distinguersi dal discount. Despar aveva e ha una prerogativa, che è quella di essere una consortile e gestisce solo prodotti a marchio, circa 3.400. L’azienda era un consorzio puro nato nel 1960 e si prestava poco alle società di capitali. Nel 2011, come Ergon, entriamo in Despar Italia e da due anni ne sono diventato il presidente”.

Quali sono i vostri numeri a livello nazionale e siciliano?
“Siamo presenti in 17 regioni con 1.424 punti vendita, 12 mila dipendenti e circa 4,4 miliardi di fatturato, di cui poco meno di 1 miliardo con i prodotti a marchi proprio, in crescita del 12,8% a valore e il 7% a volume, con una quota sul restante assortimento di oltre il 22%. Tornando al fatturato, lo scorso anno abbiamo segnato un incremento del 5,6% rispetto all’anno precedente. I punti vendita diretti, che si attestano attorno a 408, rappresentano il 64,4% del fatturato totale, mentre i 1.016 negozi affiliati rappresentano il restante 35,6%. In Sicilia, con il gruppo Ergon, siamo presenti con 154 punti vendita in otto province. Poi c’è Messina gestito dalla Fiorino Srl con altre 27 insegne. Abbiamo una quota di mercato attorno all’11%, siamo tra il terzo e il quarto posto nel mercato delle gdo. Despar Italia fa parte del gruppo internazionale Spar, nato ad Amsterdam nel 1932 e figlio della Grande Depressione del 1929, in cui si era capito che bisognava mettere insieme tutti i commercianti. Adesso, sotto forma di cooperativa internazionale, è presente in cinque continenti. In Italia siamo presenti dal 1960 come soci fondatori di Spar International. La presenza in cinque continenti ci permette anche di avere scambi di prodotti e di idee. I nostri 3.400 prodotti, di cui una quota sono tipici prodotti italiani, da tempo sono richiesti da altri colleghi sparsi per il mondo e da qualche anno li esportiamo”.

Quali sono i prossimi obiettivi?
“Abbiamo progetti ambiziosi per quanto riguarda le esportazioni, ma il massimo degli obiettivi che adesso ci siamo dati è quello di transitare da marchio a marca. Occorre che il consumatore lo scelga in quanto quel prodotto è innovativo. Per fare questo occorre entrare nei processi produttivi, investendo e facendo esperimenti. Ma non è facile, tenete conto che il 90% dei prodotti che l’industria di marca tira fuori ogni anno, l’anno successivo non esiste più. E parliamo di multinazionali, non di piccole aziende”.

Miglioramento digitale dell’esperienza di acquisto

Tornando ai punti vendita in Sicilia, quali risultati avete ottenuto?
“Ergon nella sua qualità di socio siciliano, oltre a nuove aperture ad Adrano, Trapani e Palermo, si è molto occupata di ristrutturazioni della rete esistente. Vi è molto interesse sulle due città primarie, quali Catania e Palermo, mentre a Messina è stato aperto un Interspar all’interno di un nuovo centro commerciale. Abbiamo rafforzato il nostro impegno aprendo nuovi punti vendita e rinnovando quelli esistenti con particolare attenzione al risparmio energetico. Sono stati installati cinque nuovi impianti fotovoltaici, a complemento dei 14 preesistenti. Abbiamo modernizzato le attrezzature, tra cui impianti di condizionamento e frigoriferi, sottolineano l’approccio dell’azienda alla riduzione dell’impronta carbonica”.

Quali innovazioni avete lanciato per i consumatori?
“Per migliorare l’esperienza di acquisto del cliente abbiamo introdotto il sistema MyDisplay in 13 punti vendita, arricchendo l’interazione con 75 monitor e 14 eliminacode digitali rendendo il percorso d’acquisto più fluido e informativo, consentendo anche una facile consultazione del libro degli ingredienti per una maggiore trasparenza. E la rinnovata app Despar Sicilia, con un’interfaccia utente migliorata e nuove funzionalità ha rafforzato la relazione con i consumatori”.

Importante impegno sul fronte sociale e strategie per la transizione energetica

Il vostro gruppo ha avviato numerose attività in campo sociale e per la tutela della salute. Cosa ci può dire a riguardo?
“In ambito sociale Despar collabora da anni con il Fai per sostenere il territorio, e Too Good to Go, per essere parte attiva della lotta allo spreco alimentare. Inoltre, l’azienda da sempre valorizza prodotti e fornitori italiani. In Sicilia, per esempio, la partnership con il Villaggio del Gusto ha celebrato i prodotti locali educando le famiglie e i giovani sulle storie e sul valore dei presidi siciliani, promuovendo così la cultura e la sostenibilità ambientale. C’è anche il progetto ‘Le buone abitudini’, destinato ai più giovani delle scuole primarie, per educarli alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita. Viene offerta una piattaforma online gratuita al cui interno vi sono strumenti e materiali didattici per promuovere la cultura della sana alimentazione trai banchi di scuola. Sul tema sociale non posso non citare la rinnovata partnership con Komen Italia per il progetto ‘La Carovana della Prevenzione’, che ha offerto screening gratuiti per contrastare i tumori di genere, con importanti novità: oltre all’aumento delle tappe che hanno raggiunto quota cinque, coinvolgendo quattro regioni del Centro-Sud, fondamentale è stata l’estensione degli esami preventivi anche agli uomini, oltre che alle donne. Il piano di comunicazione dell’iniziativa ha coinvolto anche il volantino, rendendo i supermercati dei veri e propri centri di informazione sulla prevenzione”.

Anche sul fronte ambientale avete fatto molto…
“A livello ambientale stiamo collaborando con i nostri fornitori al calcolo della Cfp (Carbon footprint) coinvolgendoli nel percorso di transizione climatica. Non solo, negli ultimi mesi del 2023, nell’ambito del progetto ‘Bosco diffuso Despar’, abbiamo piantato 1.404 alberi, che corrispondono al numero di punti vendita nel territorio nazionale contati nel 2022 in sette diverse località d’Italia, coinvolgendo la sede centrale del Consorzio e le sei Aziende associate”.