Roma, 9 dic. (askanews) – L’agricoltura europea, “se non aiutata e supportata, nei prossimi 10 anni non sarà in grado più di reggere il mercato e di conseguenza l’Europa diventerà terra di conquista per chiunque vorrà arrivare. Noi non ci stiamo lo stiamo dicendo in maniera chiara, forte e netta e il 18 dicembre saremo a Bruxelles: torniamo dopo oltre 10 anni con una forte manifestazione in cui saranno presenti tutti gli agricoltori dei 27 Stati membri, oltre 12.000 agricoltori e tanti trattori”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura e presidente del Copa, Massimiliano Giansanti, in un panel ad Atreju.
“Sfileremo per le vie di Bruxelles per rivendicare la centralità dell’agricoltura – ha detto – perché senza agricoltura non c’è democrazia”. Giansanti ha ribadito che “la PAC serve per garantire la sicurezza alimentare in Europa, un giusto prezzo per i consumatori e un reddito per gli agricoltori. Possiamo dire che la proposta della von Der Leyen raggiunga questi obiettivi? Assolutamente no”.
Oggi l’Europa ha bisogno di tre sicurezze: la sicurezza della difesa dei confini, la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la sicurezza alimentare senza la quale non siamo in grado di dare stabilità. Noi siamo pronti alla nostra battaglia: chiediamo una Europa più unita, ma soprattutto stiamo chiedendo di avere meno vincoli, meno leggi sbagliate. Il 18 dicembre – ha concluso Giansanti – ci sarà una grande manifestazione, ovviamente su tutto il tema della futura politica agricola europea, noi vogliamo una politica europea agricola unitaria e desidereremmo ovviamente non pagare sempre e solamente noi il conto degli accordi internazionali sbagliati, perché quando si fanno gli accordi, il conto pagano sempre gli agricoltori”.

