Non c’è il primo ministro
Yoshihide Suga, che ha deciso di non candidarsi dopo aver in un primo momento
annunciato la volontà di concorrere di nuovo alla leadership. Proprio oggi Suga
ha annunciato formalmente la fine dello stato d’emergenza Covid-19 a Tokyo e in
altre 18 prefetture nipponiche fissata per dopodomani.
Secondo il sondaggio realizzato
dalla Kyodo, Kono – che le rilevazioni fatte su una platea di elettori comuni
davano in vantaggio – dovrebbe risultare in testa al primo voto, ma non è
affatto certo di vincere al ballottaggio con Kishida, anzi leggermente
favorito.
Kono, secondo il sondaggio,
dovrebbe ottenere in tutto circa 300 voti, Kishida 230, Takaichi 170 e Noda
circa 35. Il punto di forza di Kono sono i quadri dirigenti del partito, ma
quello di debolezza sono i parlamentari, i quali vedono con una certa preoccupazione
un leader capace di esprimere posizioni piuttosto indipendenti dagli equilibri
di fazione, su temi come per esempio quello del nucleare.
La scelta di eleggere Kono
sarebbe, per il Partito liberaldemocratico, la più efficiente da un punto di
vista elettorale: a novembre si terranno elezioni politiche e questi è ben più
popolare dei suoi concorrenti. Tuttavia un’opzione che guardi più agli
equilibri interni di potere al partito, farebbe propendere la bilancia del
partito verso Kishida.
Al ballottaggio Kono è
considerato sfavorito dalla Kyodo perché i sostenitori di Takaichi – tra i
quali c’è l’ex primo ministro Shinzo Abe – probabilmente convergeranno su
Kishida in modo da sbarrargli la strada.