Giardini, a Palermo il "Genio" nell'Orto botanico - QdS

Giardini, a Palermo il “Genio” nell’Orto botanico

redazione web

Giardini, a Palermo il “Genio” nell’Orto botanico

lunedì 13 Luglio 2020

Nel luogo "family friendly" da ieri i cittadini hanno potuto ammirare la grande statua di Domenico Pellegrino donata alla città dalla Fondazione Dragotto e inaugurata sabato dalla ministro della Famiglia Elena Bonetti

Boom di visite, ieri, a Palermo, nel grande giardino dell’Orto botanico, dove i cittadini sono corsi ad ammirare il loro “Genio”.

Palermo, infatti, riparte sotto gli auspici di un antico nume tutelare, il suo “Genio”, il quinto tra le raffigurazioni scultore presenti a Palermo.

L’opera, commissionata dalla Fondazione Tommaso Dragotto all’artista siciliano Domenico Pellegrino, che ha fatto delle tradizioni della Sicilia il filo conduttore del suo lavoro artistico, è stata inaugurata sabato alla presenza della ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, accolta all’Orto Botanico dal magnifico rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari, e dal Direttore del sistema museale d’Ateneo Paolo Inglese.

La statua, ubicata in via permanente all’interno della serra tropicale, si trova in perfetta corrispondenza con il famoso “Genio” realizzato da Marabitti nel 1778 e collocato nella prospiciente Villa Giulia, quasi a simboleggiare un dialogo tra tradizione e innovazione.

Da ieri, poi, anche il pubblico ha potuto ammirare la statua, collocata all’interno della serra tropicale.

La gestione dei servizi dell’Orto botanico è affidata a Coopculture, che l’ha fatto diventare “family friendly” grazie a una serie di iniziative dedicate ai bambini e alle famiglie.

“L’attenzione per queste categorie di persone – ha sottolineato la ministro Bonetti – arricchisce la proposta didattica dell’Università di Palermo che ha fatto in questi tempi difficili un grandissimo lavoro”.

“In questi anni – ha detto Micari – il fortissimo legame tra il nostro ateneo e la città nelle sue varie componenti istituzionali e culturali si è consolidato ed è stato avvalorato da un dialogo continuo e da numerosi progetti di collaborazione che hanno reso sempre di più Palermo Città Universitaria, aperta e multiculturale”.

Per Tommaso Dragotto, presidente dell’omonima fondazione, attiva nel settore della promozione del patrimonio culturale siciliano, la realizzazione di quest’opera ha un valore tangibile.

“Non stiamo soltanto celebrando l’arte – ha detto – , ma abbiamo concretamente realizzato qualcosa per la città, per la sua storia e i suoi cittadini. Mai come in questi tempi il dovere di fare cultura si traduce in educazione al fare futuro, partendo da un patrimonio unico sul quale capitalizzare: la nostra identità”.

“Siamo particolarmente orgogliosi – ha commentato Paolo Inglese – di potere accogliere nell’Orto Botanico, fiore all’occhiello dell’importante patrimonio museale del nostro Ateneo, questa opera d’arte che ha per Palermo un fortissimo significato simbolico. L’Orto è un luogo che prima di tutto appartiene alla cittadinanza che potrà ancor di più godere della ricchezza storica e artistica di uno dei nostri tesori in tutta la sua bellezza”.

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