I militari hanno trovato nella sua abitazione 3 kg di marijuana e 4 kg di hashish.
I carabinieri di Giarre, coadiuvati dallo squadrone eliportato Carabinieri “Cacciatori di Sicilia”, hanno arrestato un giovane 23enne, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati in materia di droga. Il pusher di Giarre è accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
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In particolare gli investigatori, dopo aver svolto tutta una serie di mirate azioni investigative sul soggetto, hanno deciso di intervenire direttamente presso la casa del giovane. L’abitazione è indipendente e situata al piano terra situata a Macchia di Giarre, dove lo stesso viveva con i genitori.
Le ipotesi investigative dei Carabinieri, difatti, si sono rivelate quantomai corrette. Durante la perquisizione infatti sono stati scovati ben 7 chilogrammi di droghe. Da lì sarebbero state prodotte oltre 20.000 dosi per un valore, al dettaglio, di circa 45.000 €.
La perquisizione a casa del pusher di Giarre
In particolare, i militari hanno trovato, ben nascosti all’interno di una scatola dentro un mobile della cucina, 3 kg di marijuana. Dentro l’armadio della camera da letto del ragazzo, invece, sono stati trovati quasi 4 kg di hashish. Assieme agli stupefacenti, gli investigatori hanno anche trovato e sequestrato una bilancia elettronica e materiale idoneo al taglio e al confezionamento delle dosi.
Nel corso delle attività, inoltre, i militari dell’Arma hanno accertato che il pusher di Giarre e i suoi familiari, avevano anche realizzato un rilevante abuso edilizio occupando l’area pubblica prospiciente la loro abitazione, recintandola e addirittura realizzandovi una piscina interrata. Sempre nella parte abusivamente occupata, era stato realizzato anche un terrario nel quale i Carabinieri hanno recuperato tartarughe della specie “Testudo Hermanni”, protetta dalla convenzione di Washington (CITES). Le testuggini, ben 11 esemplari, sono state sequestrate e affidate in custodia alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Catania.

Il giovane pusher di Giarre, recidivo, è stato arrestato e sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari, ma con l’aggravante del braccialetto elettronico.