Giochi e scommesse, la Lega di A studia un pacchetto “salvapallone” - QdS

Giochi e scommesse, la Lega di A studia un pacchetto “salvapallone”

redazione

Giochi e scommesse, la Lega di A studia un pacchetto “salvapallone”

martedì 24 Marzo 2020

Nel Piano Marshall della Lega di Serie A per salvare il calcio, studiato con la consulenza di Deloitte, oltre alle numerose misure fiscali e legislative, c’è anche un capitolo "denso" dedicato al mondo del gaming

ROMA – Nel Piano Marshall della Lega di Serie A per salvare il calcio, studiato con la consulenza di Deloitte, oltre alle numerose misure fiscali e legislative, c’è anche un capitolo “denso” dedicato al mondo del gaming. In particolare a ciò che è conseguenza diretta del pallone che rotola: le scommesse sportive. Agipronews ha già anticipato nei giorni scorsi la volontà della Lega di A, guidata dal presidente Paolo Dal Pino e l’ad Luigi De Siervo, di chiedere una revisione del Decreto Dignità che di fatto ha cancellato ogni forma di pubblicità sul gioco. L’intenzione è quella di ottenere una deroga al divieto di sponsorizzazioni per i marchi di scommesse – che valgono circa 100 milioni a stagione – così da poter creare nuovi ricavi.

D’altra parte, i danni per lo stop alla stagione sono enormi: 200 milioni bruciati anche se il campionato dovesse riprendere e arrivare alla fine. Nell’ipotesi peggiore, 700 milioni con mezzo miliardo di buco dai diritti tv.

In questo scenario, nel capitolo che chiama in causa le nuove opportunità di finanziamento, oltre al betting sulle maglie, c’è l’idea di dare vita a un nuovo gioco sulla Serie A che possa produrre ricavi. Il modello è quello delle lotterie “mirate” o dei giochi che in quota parte finanziano le diverse iniziative, come il caso del Lotto e il patrimonio monumentizio-culturale.

Se non è da escludere il lancio di un “Nuovo Totocalcio”, nelle corde della Lega di A c’è anche l’idea di costruire un prodotto moderno e performante – non è escluso che potrebbe far leva proprio sulle scommesse sportive – dal quale ottenere una parte dei ricavi, cercando di non gravare sugli equilibri del rapporto Stato-concessionario. D’altra parte, qualcuno tra i presidenti di club rileva come il Totocalcio, per modalità di gioco, sia ormai datato e poco adatto all’immediatezza di un mondo che si sposta sempre più verso l’on line.

La proposta non sarebbe ancora studiata nei dettagli più stretti, ma istituire un gioco “salvapallone” per evitare il crac dei club è tra le richieste prioritarie che la Lega di A invierà oggi in Figc, in attesa di un incontro con i ministri e il Premier Giuseppe Conte.

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