“Ci hanno levato tutto, ci hanno strappato il cuore. Uno era figlio mio, l’altro era figlio di mia sorella. Ma erano indistintamente i nostri due figli. Non erano cugini, erano fratelli: sono cresciuti assieme, si sono sempre aiutati a vicenda. Hanno sempre condiviso tutto. Fino alla fine”. Così a Il Corriere della Sera parla Giusi, mamma del 26enne Andrea Miceli, una delle vittime della strage di Monreale.
Lo strazio della madre
“Erano i figli in comune che avevamo io e mia sorella – aggiunge. – E ora è finita così. Ma che cosa gli avevamo fatto per arrivare a tanto? Ma perché ucciderli in quel modo? Andrea era amico di tutti. Lui c’era sempre per tutti”.
L’ultima cena
I momenti in famiglia prima della tragedia Il sabato della tragedia – ricorda la donna – “avevamo trascorso una bellissima serata in famiglia. Tutti assieme a festeggiare il compleanno della mia nipotina. Andrea aveva passato tutta la serata a scherzare e giocare con la bambina. Poi, verso le 23.30, mi ha detto: mamma esco con la fidanzata. Facciamo un giro con gli amici. Come ogni sabato, del resto. Ci siamo salutati e l’ho rivisto in un letto della rianimazione. Andavano sempre in posti tranquilli, assieme a una comitiva di ragazzi perbene e lavoratori che a Monreale conoscono tutti”.

