Il Trasporto Pubblico Locale
Il segretario della Fit Cisl ha poi parlato del Trasporto pubblico locale, “la pandemia ha certificato che il TPL è una componente fondamentale dei servizi per la mobilità delle persone ma a fronte di tale importanza, la situazione generale del settore presenta diversi punti critici.
In dieci anni si sono ridotti i trasferimenti regionali annui da 222 milioni del 2012 agli attuali 165 milioni, rifinanziati tra l’altro con il grande impegno dell’Assessorato alle Infrastrutture e le continue spinte delle parti sociali e datoriali, con i comuni che certamente non sono nelle condizioni di appostare risorse aggiuntive in grado di sopperire alla riduzione di finanziamento regionale”.

“E’ arrivato il momento dell’apertura di un tavolo di confronto con il governo regionale su una nuova ripartizione del servizio, sulla riduzione del numero dei competitors e sulla modifica della legge regionale del 2010 che blocca le assunzioni nelle partecipate pubbliche”.
Il trasporto marittimo
“E se il trasporto pubblico gommato piange il trasporto pubblico marittimo non ride. I bandi per la concessione dei servizi pubblici di trasporto marittimo passeggeri sono andati deserti, c’è incertezza su chi gestirà i collegamenti futuri Sicilia-isole minori”. L’auspicio è che i nuovi bandi ricevano l’interesse del mercato, a partire dal mercato targato Sicilia.
Il trasporto aereo
Il segretario generale della Fit Cisl Sicilia ha poi parlato della crisi del trasporto aereo “la pandemia ha tenuto gli aeromobili fermi sui prati, vettori, gestori aeroportuali e società di handling sono stati messi in ginocchio, i lavoratori sopravvissuti attraverso gli ammortizzatori sociali. Ma bisogna guardare al futuro, siamo dell’idea che la creazione di due grandi Hub nell’isola, che per la loro rilevanza strategica e geografica individuano in Palermo e Catania gli unici due poli del sistema aeroportuale regionale, possano essere in grado di superare le criticità che attengono alla gestione degli aeroporti minori e di dare una decisiva spinta propulsiva ai collegamenti aerei da e per la Sicilia”. Riconosciuto dall’Europa il principio di insularità, è arrivato il momento di abbattere il caro-aerei.
Il sistema dei rifiuti
Giordano è poi passato al punto sul settore dei rifiuti. “Da quasi un ventennio, si registra la crisi di un sistema incentrato quasi esclusivamente sul conferimento in discarica dei rifiuti. Adesso, dopo anni di rallentamenti, di vicissitudini politiche e persino di procedura d’infrazione europea, la Regione Sicilia ha un piano regionale dei rifiuti che certamente dovrà prima fare i conti con il forte ritardo accumulato sul fronte del principio di prossimità degli impianti e sul mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata, oggi attestata su media regionale poco sopra il 40%”. Il PNRR mette a disposizione poco più di 2 miliardi di euro, di cui il 60% per Sud ed isole; 500 milioni consentirebbero alla Sicilia di dotarsi di impianti necessari alla corretta gestione dei rifiuti, servono i progetti, non si tramuti nell’ennesima occasione persa. Il focus del nuovo segretario generale sul capitolo “autostrade”. CONTINUA LA LETTURA

