Giordano, Fit Cisl, “Ecco cosa serve per il sistema dei trasporti in Sicilia”

Giordano, Fit Cisl, “Ecco cosa serve per il sistema dei trasporti in Sicilia”
convegno Fit Cisl sul sistema dei trasporti in Sicilia

Riconfermato come segretario generale della Fit Cisl Dionisio Giordano. Il convegno del sindacato è stato l’occasione per parlare del sistema dei trasporti in Sicilia.

Le autostrade siciliane

“La ricognizione della rete viaria siciliana sembra destare non poche preoccupazioni, ha affermato Giordano; ritardi, criticità, cantieri fermi, spesso condizionati dalla crisi economica e finanziaria delle imprese appaltatrici a rallentare la realizzazione delle opere. Ma sarebbe comunque ingeneroso rappresentare il tutto dentro una cornice di stallo ed incompiute”. 

Anas infatti ha presentato un programma di investimenti su nuove opere e su manutenzione programmata in Sicilia pari a circa 13 miliardi, quasi 11 di nuove opere e poco più di 2 per manutenzione programmata. Attualmente sei interventi del valore complessivo di 1,7 miliardi sono in corso di esecuzione e tre sono invece gli interventi di prossimo avvio, tra questi la variante nel tratto compreso tra lo svincolo di Vittoria e Comiso che consentirà di legare i due centri con la Ragusa-Catania, la Siracusa-Gela ed i collegamenti con l’aeroporto di Comiso e due interventi in riappalto per un valore complessivo di 550 milioni.

Giordano, Fit Cisl, “Ecco cosa serve per il sistema dei trasporti in Sicilia”

“Ben 8,5 miliardi la previsione di interventi su nuove opere in progettazione di cui 3,7 miliardi quali rimodulazione CdP (Contratto di Programma) 2016-2020 e quasi 4,9 miliardi per ulteriori interventi extra CdP 2016-2020, cosiddetto Accordo di Programma Quadro Rafforzato”. “

Stride invece l’annunciato taglio di Anas del 20% del budget per gli interventi di emergenza, dei servizi invernali di sgombero neve, di taglio erba, di mantenimento degli impianti di illuminazione di strade ed autostrade, del ripristino delle barriere incidentate e della segnaletica orizzontale e verticale. La percorrenza in sicurezza legata all’esigenza di far fronte troppo spesso ad eventi alluvionali, impone il ripristino delle somme previste in budget. E senza indugi, è arrivato il momento di incrementare la forza lavoro oggi composta da poco più di 530 unità a tempo indeterminato su cui troppo spesso ricadono gravose responsabilità di natura penale, molte delle quali conseguenza delle carenze manutentive della rete stradale”.

“C’è bisogno di connettere la Sicilia con un ‘Patto per i Trasporti’ che preveda il coinvolgimento e il confronto con tutti i corpi sociali e una nuova visione politica che faccia prevalere responsabilità e non interessi di parte, è il momento della governance perchè bisogna adesso imprimere la svolta” ha commentato il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio che ha aggiunto “c’è bisogno di avere una Sicilia dotata di un odern infrastrutturale dei Trasporti odern ed efficiente, utilizzando immediatamente le risorse disponibili, per garantire piena mobilità ai siciliani ed alle merci e l’accessibilità di tutte le aree del territorio regionale”.

Per il segretario nazionale Fit Cisl Salvatore Pellecchia,  “L’occasione degli 82 miliardi di euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati al Mezzogiorno è assolutamente da non sprecare. Finalmente si può recuperare il gap nei trasporti e nelle infrastrutture con il resto d’Italia, ma ognuno deve fare la sua parte.

La priorità  deve essere il completamento delle opere incompiute, ponendo fine a situazioni assurde da ‘tela di Penelope’ per cui si ritorna su quanto già  deciso e lo si disfa per poi ricominciare ogni volta da capo. Vanno eliminati i colli di bottiglia anche burocratici, in modo che ci sia certezza di spendere nei tempi previsti tutti i fondi e spenderli bene”.

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