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Giornata mondiale dell’educazione: un mondo migliore inizia dalla scuola

Giornata mondiale dell’educazione: un mondo migliore inizia dalla scuola
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L’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’Onu si fa promotore del diritto all’istruzione come strumento per ridurre le diseguaglianze e promuovere l’inclusività

L’istruzione è un diritto fondamentale ma non è garantito in tutte le parti del mondo. Rispetto al Nord America, Nord Europa e Asia orientale con tasso di alfabetizzazione superiore al 99% e al 34% dell’Africa subsahariana, Asia meridionale e Medio Oriente, il Programme for International Student Assessment dell’OCSE colloca l’Italia al 34esimo posto nella classifica mondiale sul sistema educativo scolastico.

Lo stato italiano infatti incentiva l’istruzione attraverso fondi scolastici, programmi di alternanza scuola-lavoro, borse di studio per studenti e percorsi di formazione per i docenti. Per sottolineare il ruolo cruciale dell’istruzione e degli insegnanti nella crescita delle giovani generazioni, il 24 Gennaio del 2019 l’Onu ha proclamato la giornata mondiale dell’educazione, durante la quale vengono organizzati eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’istruzione.

L’evento promuove la necessità di un’istruzione inclusiva ed equa capace di adattarsi ai cambiamenti rapidi del nostro mondo, al fine di costruire una società più giusta e sostenibile. Come recita l’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, “Ogni individuo ha diritto all’istruzione” che deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità ed al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve favorire la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi e deve agevolare l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. Anche l’Agenda 2030 rappresenta uno strumento fondamentale per un futuro migliore e proprio l’Obiettivo 4 si fa promotore del diritto all’istruzione. Questo, attraverso i suoi punti chiave, è volto a ridurre le disuguaglianze e a promuovere l’inclusività nell’apprendimento, sottolineando che tutti devono avere accesso alle opportunità di formazione senza discriminazioni e in maniera rispondente alle esigenze di ciascuno.

Viene anche sottolineata la necessità dell’apprendimento di competenze rilevanti per il mondo del lavoro, per cui si evidenzia l’importanza della formazione professionale, l’esigenza dell’investimento in infrastrutture educative consone e del miglioramento della formazione degli insegnanti, grazie al connubio tra educazione, sviluppo sostenibile e cittadinanza globale. Questo obiettivo è accompagnato da una serie di indicatori per monitorare i progressi quali: il tasso di alfabetizzazione, scolarizzazione e la percentuale di bambini che ottengono standard di apprendimento minimi.

Per raggiungere i traguardi dell’Obiettivo 4, è fondamentale promuovere l’accesso equo all’educazione soprattutto in aree geograficamente ed economicamente poco sviluppate a causa di insicurezza, povertà, tradizioni culturali arretrate, infrastrutture scarse, materiali didattici inadeguati e mancanza di docenti qualificati: ostacoli che quasi 8 milioni di bambini e bambine in età scolare devono affrontare ogni giorno. La scuola, infatti, può ridurre ogni genere di povertà.

Va eliminata la disparità di genere nell’istruzione e garantito l’accesso anche a comunità sfavorite e bambini vulnerabili ad ogni latitudine per assicurare a tutti i giovani di acquisire competenze di alfabetizzazione e calcolo. Inoltre, le strutture educative devono essere inclusive, sicure e sensibili alle diverse esigenze, non ultima la disabilità, promuovendo un ambiente non violento e pari opportunità.

III A n.o. – Liceo “Enrico Fermi” Ragusa