Giornate Fai d'autunno, 40 siti aperti in Sicilia, il programma - QdS

Giornate Fai d’autunno, 40 siti aperti in Sicilia, il programma

Giornate Fai d’autunno, 40 siti aperti in Sicilia, il programma

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sabato 16 Ottobre 2021

Il presidente di FAI Sicilia Giuseppe Gini parla dell’iniziativa “Giornate FAI d’Autunno 2021”, organizzata dal Fondo per l’Ambiente Italiano in 300 città

Tornano questo fine settimana (16-17 ottobre 2021) le Giornate FAI d’Autunno. L’iniziativa del Fondo per l’Ambiente Italiano, giunta alla sua decima edizione, prevede la possibilità per i cittadini di accedere a circa 600 luoghi in 300 città. Da nord a sud, i “tesori” della natura e della cultura italiana saranno disponibili in cambio di un contributo simbolico per la salvaguardia e la valorizzazione delle tante meraviglie del Bel Paese.

L’edizione 2021 prevede aperture straordinarie in numerose città. Tra le più interessanti c’è quella di Palazzo Chigi: sarà possibile accedere a sale solitamente chiuse e osservare le bellezze strutturali di un edificio storico normalmente noto per la sua rilevanza politica.

Le Giornate FAI, però, non coinvolgono solo le grandi città come Roma, Milano o Firenze: ogni territorio offre la possibilità di prenotare visite e (ri)scoprire luoghi straordinari. La Sicilia, che di meraviglie da mostrare ne ha a centinaia, naturalmente non si tirerà indietro in occasione delle Giornate FAI d’Autunno. Ecco le dichiarazioni del nuovo presidente di FAI Sicilia, Giuseppe Gini, per rendere nota l’iniziativa e la sua unicità al pubblico siciliano.

Iniziativa Giornate FAI d’Autunno
2021: novità e regole

L’edizione 2021 si svolge in un
momento particolare, quello della ripresa delle attività culturali e
d’intrattenimento dopo il lungo “stop” forzato a causa del Covid.

Naturalmente si dovranno seguire delle regole: il Green Pass sarà obbligatorio ed è vivamente consigliata la prenotazione (sebbene non sia obbligatoria in zona bianca). “Sono le prime manifestazioni che ci riportano alla normalità e il Green Pass ci sostiene in questo. Speriamo naturalmente di poter evitare code e assembramenti per garantire il massimo della sicurezza. Da anni collaboriamo anche con carabinieri e Protezione Civile per assicurare l’ordine”, afferma il presidente Gini.

Rimangono in vigore anche il distanziamento interpersonale e le ormai note norme di sicurezza contro il virus. Le prenotazioni vanno effettuate online sul sito fondoambiente.it ed è possibile partecipare alle Giornate FAI versando un contributo minimo suggerito a partire da 3 euro (per le persone di età superiore ai 6 anni).

Fai Sicilia, dalla natura alla
cultura: i luoghi aperti al pubblico

“In Sicilia saranno aperti al pubblico circa 40 siti in diversi territori distribuiti nelle varie province”, spiega Giuseppe Gini prima di procedere all’elenco dei luoghi coinvolti.

In provincia di Catania sono 13 i siti visitabili, tra i quali figurano le Cantine Donnafugata (Randazzo), il Museo dei saperi e delle mirabilia siciliane, il Museo di zoologia e Casa delle Farfalle, la Tenuta Villa Barbagallo (Piedimonte Etneo), le Ciminiere, il parco Radicepura (Giarre), la chiesa e il chiostro del Convento San Biagio (Acireale), la Cappella Ospedale Santa Marta e Villaermosa, il Duomo di Acireale (dove sarà possibile ammirare gli affreschi del pittore messinese Antonio Filocamo nelle pareti del presbiterio), Palazzo Martino Fiorini (Acireale) e la Chiesa di Sant’Agata la Vetere. Nel capoluogo etneo saranno aperti anche la Rinascente, con la mostra “Guardare il passato ripensando il futuro”, e il sito Torre Rossa (Fiumefreddo di Sicilia). Si prevede anche una mostra sul paesaggio mediterraneo (che si tiene ogni due anni).

A Palermo e provincia saranno aperti il cantiere di Palazzo ex Ministeri (chiuso da 40 anni e riaperto per l’occasione) con la famosa scala di Carlo Giachery del 1850, il Palazzetto Mirto, lo Stadio comunale Renzo Barbera, Villa Igiea e Villa Niscemi. Inoltre, saranno disponibili l’itinerario dal Museo del Filet al sentiero geologico (Isnello) e l’itinerario “Alla ricerca delle antiche vie di comunicazione” (Carini), nonché l’anteprima della mostra dedicata a Sebastiano Tusa in via dell’Arsenale (Palermo).

A Caltanissetta saranno aperti il Museo Civico di Niscemi, il Villaggio Monte degli Ulivi e il centro valdese (Riesi). Enna offrirà invece il Complesso di Montesalvo – con i suoi 700 anni di storia – e il Seminario Vescovile Diocesi di Piazza Armerina.

Ad Agrigento e provincia saranno aperti il Giardino della Kolymbethra, il Castello Chiaramontano, la Casa di Sciascia, il Boschetto Maddalusa e il Teatro Regina Margherita (Racalmuto). A Porto Empedocle, inoltre, l’Associazione Culturale Mariterra offrirà un itinerario con protagoniste Street Art e letteratura. Chi si troverà a Siracusa, invece, avrà la possibilità di scoprire i segreti di Capo Santa Panagia.

Anche l’ex ospedale militare di
Messina, già in passato location di una mostra sul disastroso terremoto del
1908, sarà aperto. In provincia di Trapani si potranno ammirare la Riserva
naturale integrale Lago Preola e Gorghi Tondi (Mazara del Vallo), il Giardino
Pantesco di Pantelleria, la “Sistina” siciliana e la Chiesa di San Giovanni
Battista di Castelvetrano, il Convento Domenicano di Castelvetrano, il
complesso monumentale del Collegio dei Gesuiti di Alcamo, il Maca-Museo d’arte
contemporanea e la Casa degli Artisti di Alcamo, il Faro di San Vito Lo Capo e
Cala Mancina.

Giornate FAI d’Autunno in
Sicilia

“Le iniziative del FAI sono sempre
mirate alla salvaguardia dell’ambiente. Sono state scelte dai vari capigruppo
provinciali alcune proposte, alcune su sistemi naturali (boschi, riserve,
itinerari naturali) e altre di natura architettonica (chiese, strutture
recuperate o da recuperare)”, spiega Gini.

La Sicilia ha molto da offrire,
sotto ogni punto di vista, ed è un territorio da valorizzare. L’identità siciliana
è unica al mondo ed è questo che il presidente di FAI Sicilia spera di far
emergere sempre di più: “La Sicilia è come un continente, con una diversità
paesaggistica incredibile. Quest’anno è stato dato un taglio più architettonico
che naturalistico alle Giornate FAI, ma in futuro mi piacerebbe puntare più
sull’ambiente e il paesaggio, nonché sull’identità siciliana, non tralasciando
il paesaggio urbano e il territorio”.

Con i fondi raccolti in tutta
Italia ci sarebbero tanti lavori da effettuare. Anche la Sicilia, eventualmente,
avrebbe progetti in cantiere per diversi siti, dal recentemente riqualificato Giardino
della Kolymbethra di Agrigento al Giardino Pantesco di Pantelleria.

Fondo Ambiente Italiano attivo
in un momento d’emergenza

Per accedere alle Giornate FAI è
richiesto un contributo. Si tratta di uno strumento importante per difendere
l’ambiente in un momento in cui gli eventi naturali estremi, l’emergenza
climatica e le sue conseguenze nefaste rischiano di distruggere un patrimonio unico
al mondo: “Mai come in questo momento il FAI ha bisogno del sostegno di tutti
per poter far fronte alle difficoltà causate dai mesi di blocco forzato delle
sue attività, dovuto all’emergenza sanitaria, e garantire la sua costante
azione di salvaguardia del patrimonio italiano di arte e natura”, si legge sul
sito ufficiale FAI.

La Sicilia, devastata dall’emergenza incendi in estate e messa in ginocchio dal maltempo in diverse occasioni, può e deve agire per salvaguardare la natura e i beni culturali dell’isola. Il contributo del singolo è fondamentale e per questo il presidente di FAI Sicilia conclude con un appello: “Invito tutti i siciliani a partecipare all’iniziativa e a iscriversi al FAI per effettuare più recuperi possibili di beni e del paesaggio”.

Marianna Strano

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