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“Giovani, turismo e collaborazione”: la ricetta di Ruvolo per il capoluogo

“Giovani, turismo e collaborazione”: la ricetta di Ruvolo per il capoluogo

CALTANISSETTA – L’unico capoluogo siciliano al voto, allo stato attuale ha soltanto una certezza: non sarà amministrato nuovamente da chi negli ultimi cinque anni ha guidato il Comune.

Per Giovanni Ruvolo, comunque, la strada su cui la città dovrà proseguire è chiara, come ci ha rivelato nel corso di questa intervista esclusiva: “I giovani. Bisogna investire in questo capitale umano. I giovani hanno raggiunto obiettivi in diversi settori: la rete d’imprese al mercato Strata ‘a foglia, le numerose iniziative culturali e turistiche. Un’associazione di giovani professionisti, Creative Spaces, tra le tante iniziative ha organizzato una mostra di xilografie di Dalì nel Palazzo Moncada con oltre tremila visitatori. Giovani e studenti sono stati protagonisti delle Vie dei Tesori con oltre 7 mila presenze di turisti”.

Ma per Ruvolo occorre anche aprirsi alle comunità vicine e lontane. “Sono state consolidate – ha detto – politiche di rete con altre città che vanno incentivate: il protocollo con Enna per l’Agenda urbana finanziato per 38 milioni di euro, il progetto con quaranta città per la candidatura Unesco delle rappresentazioni sacre della Settimana Santa, il gemellaggio con Cremona per valorizzare il prodotto del torrone nisseno e la filiera delle materie prime, la costituzione della prima Rete per la fertilità, la partecipazione al Distretto turistico della Valle dei Templi”.

Ci sono poi le reti all’interno della città. “Enti, istituzioni, parrocchie e Diocesi – ha sottolineato il sindaco uscente – hanno lavorato insieme per ottenere un finanziamento di 9 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere Santa Barbara con il bando periferie. Abbiamo riattivato tutte le Consulte comunali e con esse sono state realizzate importanti iniziative. È stata creata, in un immobile ristrutturato dal Comune, la Casa delle culture e del volontariato in cui operano circa cento associazioni. Il rilancio della città passa anche dalla difesa dei suoi presidi. L’ospedale Sant’Elia, che è un Dea di II livello, non ha ancora ricevuto i servizi connessi come il Trauma center che anzi è stato declassato. Per difendere la Corte d’Appello ho recentemente chiesto e ottenuto un incontro con il vicepresidente del Csm che ha mostrato grande attenzione”.

E sul fronte del turismo?
“Caltanissetta ha scoperto in esso una nuova vocazione. Un turismo delle esperienze che vanta alcuni punti di forza come il paesaggio, le bellezze architettoniche e monumentali e la qualità del cibo. Di certo la città non può permettersi politiche clientelari, orientate a favorire gruppi di potere. Non ce lo possiamo permettere da un punto di vista etico, ma anche economico finanziario. L’equilibrio, infatti, regge se l’impegno dell’Ente pubblico è rivolto al bene comune”.

Paola Giordano