La delusione della deputata Jose Marano, “Scelta che umilia ruolo e dignità delle donne del Movimento”. Gruppo parlamentare guidato ancora una volta da un uomo. La replica pentastellata
PALERMO – La nomina del nuovo capogruppo del M5s all’Ars ha scatenato una polemica di fine anno. A quello attuale, Giorgio Pasqua, subentrerà infatti Giovanni Di Caro, deputato favarese eletto al suo primo mandato.
Una nomina che non è piaciuta a Jose Marano, componente pentastellata, che ha commentato con delusione tale avvicendamento. “L’elezione di un nuovo capogruppo uomo umilia, ruolo e dignità delle donne in seno al gruppo del MoVimento – ha detto Marano -. Gli elettori siciliani del M5S nel 2017 hanno scelto con il loro voto otto parlamentari regionali donne e dodici uomini. Il M5s è il gruppo parlamentare che ha eletto più donne in Assemblea Regionale Siciliana, ma allo stesso tempo queste vengono umiliate nel loro ruolo e nella loro dignità, infatti, le donne non vengono pensate e scelte nei ruoli chiave. Abbiamo donne eccellenti del Movimento 5 Stelle con ruoli di alto profilo come la sindaca Virginia Raggi, la sindaca Chiara Appendino, la ministra Azzolina considerata fra le 110 donne più importanti del 2020, e ancora, Giulia Grillo ex ministro della sanità, Nunzia Catalfo Ministra del lavoro, Laura Castelli vice ministro all’economia. La scelta politica alle ultime elezioni europee di Luigi Di Maio è stata quella di posizionare come capolista 5 donne eccellenze della nostra nazione”.
Marano spiega inoltre che la scelta non coincide con le intenzioni manifestate in precedenza. “Dopo la parantesi della mia collega Valentina Zafarana come capogruppo – ha detto – è toccato poi a Francesco Cappello, Giorgio Pasqua e per l’anno prossimo Giovanni Di Caro. Ciò avviene nonostante l’impegno preso dal gruppo parlamentare dopo l’elezione di Giorgio Pasqua. In quella occasione era stato infatti deciso che il prossimo capogruppo sarebbe stata una donna al primo mandato”.
In serata, la replica del gruppo parlamentare del M5S all’Ars: “Dispiace – recita la nota – leggere il comunicato della collega Marano, che attacca il proprio gruppo parlamentare per la scelta del capogruppo. Scelta presa, tra l‘altro, quasi all’unanimità, al punto che non è servito neppure votare, proprio perché si è giunti a scegliere Di Caro per via delle qualità dallo stesso espresse in questi anni, dopo ampia e compiuta analisi dei profili presenti all’interno del gruppo”.
“Senza entrare nel merito delle motivazioni alla base comunicato stampa della collega – prosegue ancora il comunicato -, si desidera semplicemente evidenziare che il gruppo del M5S ha sempre posto alla base delle sue scelte il merito e non il sesso e proprio per questo spesso sono state individuate donne per ricoprire alcuni ruoli, e proprio per questo riteniamo ingiustificabile la reazione della collega, che con la sua nota stampa getta discredito su un intero gruppo parlamentare, incluse le sue colleghe deputate. Arrivare ad ipotizzare ragioni sessiste alla base della nomina a capogruppo è assolutamente distante anni luce dal nostro modus operandi. Abbiamo avuto, e abbiamo, tantissime donne in ruoli chiave nel Movimento: ministre, sindache, deputate e consigliere. Abbiamo avuto donne anche alla guida del gruppo parlamentare di cui lei fa parte, e tutte sono arrivate ad occupare i posti che occupano, o che hanno occupato, per riconosciuti meriti e capacità, non perché donne”.