Il leader del gruppo al QdS: “Al Teatro Antico un’occasione per riconnetterci e celebrare tutto ciò che ci unisce”
TAORMINA – Sulla scena da oltre tre decenni, André Reyes mantiene vivo il nome della mitica formazione gitana portando sul palco tutta l’energia sprigionata dalla straordinaria fusione di rumba flamenca influenzata dal pop. Con gli incomparabili arrangiamenti e la potente sezione ritmica che li rendono inimitabili, l’originale patrimonio artistico di famiglia declinato attraverso quella musica evergreen che ha costruito la leggenda dei Gipsy Kings.
Gipsy Kings, Taormina unica data italiana
In uno show che si preannuncia vibrante di emozioni, La Patagonia Pictures è lieta di annunciare l’unica data italiana del loro tour mondiale. Un imperdibile appuntamento che li vedrà protagonisti venerdì 8 agosto 2025 al Teatro Antico di Taormina.
“L’Italia ha sempre occupato un posto speciale nel nostro cuore. La passione, l’arte e la musica sono elementi che ci risuonano dentro profondamente. Questo 2024 è stato un anno incredibile, pieno di momenti magici, uno dei quali l’evento privato che abbiamo tenuto proprio a Taormina qualche mese fa. Ci siamo innamorati ancora di più della città; la sua bellezza e la sua gente hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra anima”.
Cosa si dovrà aspettare il pubblico siciliano?
“Tornare al Teatro Antico nel 2025 ci sembra un sogno, e siamo ansiosi di vivere un’esperienza unica e indimenticabile con il pubblico siciliano che dovrà aspettarsi uno spettacolo potente e in puro stile Gipsy Kings. Sarà una serata piena di energia, passione ed emozione, che celebrerà le nostre radici gitane con quelle canzoni iconiche che hanno segnato il nostro percorso”.
La creazione di un suono che ha attraversato generazioni e continenti. Qual è il segreto dietro l’energia intramontabile che sprigionate a ogni performance?
“Il segreto sta nell’autenticità e nell’amore per ciò che facciamo. La nostra musica non è solo una serie di note, ma parla delle nostre vite, delle nostre radici e delle nostre storie. Ogni volta che saliamo sul palco, diamo il cuore, e questa connessione con il pubblico alimenta l’energia e la passione di ogni esibizione”.
‘Bamboléo’, ‘Djobi, djoba’, ‘Baila me’. La fusione tra rumba flamenca e influenze pop ha reso il vostro stile unico e riconoscibile. Come riuscire a mantenere intatta la tradizione, pur innovando costantemente il sound che vi caratterizza?
“Abbiamo sempre rispettato le nostre radici gitane, pur essendo aperti a nuovi suoni e influenze. La musica è un linguaggio vivo e la nostra missione è stata quella di trovare un equilibrio tra tradizione e modernità, portando la nostra essenza al pubblico di tutto il mondo”.
Brigitte Bardot è stata una delle prime ad apprezzare la vostra musica e a proiettarvi verso il firmamento internazionale.
“È stato un momento cruciale per la nostra carriera. Il suo sostegno non solo ci ha dato visibilità, ma ci ha anche incoraggiato a credere ancora di più nel nostro stile e nel messaggio che volevamo condividere. È stato l’inizio di un viaggio incredibile”.
L’omaggio a Domenico Modugno con ‘Volare’ ha toccato il cuore di milioni di ascoltatori.
“Eseguire ‘Volare’ è sempre magico. È una canzone dallo spirito universale, piena di gioia e libertà. Il nostro stile gitano le infonde nuova vita, ma sempre nel rispetto e nell’ammirazione del capolavoro originale. È commovente vedere come questo brano continui a entrare in contatto con così tante persone ad ogni concerto”.
Alla fine degli anni Ottanta nel Belpaese impazzava la musica gitana. Poi la stella dei Gipsy Kings, in Italia, è tramontata.
“Come ogni forma d’arte, anche la musica ha i suoi cicli. Sebbene la nostra presenza in Italia sia a volte diminuita, il nostro amore per questo Paese e per la sua gente non ha mai vacillato. Tornare a Taormina sarà un’occasione per riconnetterci e celebrare tutto ciò che ci unisce”.
Alle spalle sessanta milioni di album venduti con oltre trent’anni di successi sul palco. Oggi qual è la vostra identità?
“Siamo una famiglia di musicisti appassionati che continuano a onorare le nostre radici gitane, esplorando al contempo nuovi modi per entrare in contatto con il pubblico. Anche se alcuni membri sono cambiati, l’essenza originaria dei Gipsy Kings è rimasta e continuerà a rimanere sempre la stessa”.
Cosa sognate per il futuro?
“Il sogno più grande è continuare a condividere la nostra musica con il mondo e, per il prossimo anno, stiamo organizzando un progetto speciale: ‘Gipsy Kings symphonic’. Questo spettacolo si avvarrà di un’orchestra di 45 elementi, portando la nostra musica a un livello completamente nuovo e offrendo un’esperienza più profonda e coinvolgente della nostra arte”.
Dall’appassionata reinterpretazione di ‘One love’, incisa insieme a Ziggy Marley, alla versione spagnola di ‘You’ve got a friend in me’, per la colonna sonora originale di ‘Toy story 3’ della Disney-Pixar, e all’adattamento di ‘Hotel California’ degli Eagles, inserita all’interno del film ‘Il grande Lebowski’. Qual è il messaggio universale della vostra musica?
“La nostra musica parla di amore, unità e celebrazione della vita. Ci ricorda che, nonostante le nostre differenze, condividiamo tutti emozioni universali che ci uniscono. La musica ha il potere di attraversare le frontiere e di costruire ponti tra le culture, ed è questo che ci ha sempre ispirato ad andare avanti”.