Damiano Caruso ha conquistato la classifica finale del Giro di Sicilia 2022. Il corridore ragusano si è imposto per distacco nella quarta e ultima tappa
Voleva vincere sull’Etna. Lasciare il segno davanti alla sua gente. E lo ha fatto, regalandosi una giornata indimenticabile. Ha vinto alla sua maniera, “menando” sui pedali con forza e senza lasciare nulla al caso. Senza risparmiarsi, da grande stratega e con quella piena consapevolezza ormai raggiunta di potersela giocare con chiunque in campo internazionale.
Damiano Caruso – che ha corso con la maglia della Nazionale – trionfa a Piano Provenzana e si aggiudica l’edizione 2022 del Giro di Sicilia. Il campione ragusano completa la sua straordinaria cavalcata nella sua terra con due vittorie, portando a casa la maglia della classifica a punti. “A Caltanissetta – ci ricorda – non era messa in preventivo, ma stavo bene. Volevo conquistare la vittoria di questa tappa. Mi sono preparato sull’Etna la scorsa settimana, mi sono imposto un auto-ritiro dove poter raggiungere la condizione. E avevo ragione perché mi ha regalato grandi emozioni”.
Vincenzo Nibali in quarta posizione
Al secondo e terzo posto in classifica generale si sono classificati rispettivamente Jefferson Cepeda (Drone Hopper – Androni Giocattoli), che ha vinto la maglia di miglior giovane, e Louis Meintjes (Intermarché – Wanty – Gobert). Vincenzo Nibali arriva in quarta posizione e rimane fuori dal podio per appena due secondi. Antonio Nibali chiude in nona posizione, completando nell’arrivo di giornata la vittoria nella classifica a squadre dell’Astana.
La quarta tappa
Partita da Ragalna, la tappa non concede un attimo di tregua. E c’era da aspettarselo. Merito di una prima fuga, che ha visto tra i grandi protagonisti Filippo Fiorelli, il palermitano della Bardiani (due terzi e un ottavo posto) ha provato a far saltare il banco, ma non c’è riuscito. Completa comunque una quattro giorni certamente positiva anche se è mancata la vittoria che, siamo convinti, arriverà molto presto. Nel momento decisivo della tappa, dopo aver ripreso i colombiani Gomez e Pineda, si scatena la bagarre.
Caruso porta il primo attacco ai meno sette. Seguito da Nibali, che dà l’impressione di avere una buona gamba e di avere le sensazioni giuste. All’arrivo si pensa già al gran finale tra i due “tenori” siciliani, amici ed ex compagni di squadra, rivali in questa edizione dove Nibali partiva da campione in carica. La zampata decisiva ai meno due. Caruso preme sull’acceleratore. L’impresa è compiuta. Senza sé e senza ma.
Il percorso già tracciato
Quello sguardo fiero, quegli occhi brillanti, immortalati all’arrivo, profumano di storia. La storia di un ragusano, che ha studiato da professionista, diventato uno straordinario uomo di supporto per i capitani, e oggi è diventato campione assoluto, che ha voglia di stupire il mondo. Non correrà il Giro d’Italia, purtroppo. Andrà alla Freccia Vallone e al Giro di Romandia. Poi ci sarà il Tour de France. Per vincere ancora, per provare a rientrare nella ristretta cerchia dei ciclisti vittoriosi nei grandi Giri. Dopo Alpe Motta e Vuelta di Spagna manca l’assolo francese. Il percorso è già tracciato.
Credit foto: Filippo Mazzullo
Nunzio Currenti