Giro d'Italia 2022, da Avola all'Etna: la prima tappa siciliana

Giro d’Italia 2022, da Avola all’Etna: la prima tappa siciliana pronta a scuotere la classifica

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Giro d’Italia 2022, da Avola all’Etna: la prima tappa siciliana pronta a scuotere la classifica

Nunzio Currenti  |
lunedì 09 Maggio 2022

Oggi giorno di riposo, domani la corsa rosa riparte dalla Sicilia: primo arrivo in salita di questa edizione

Il ventesimo capitolo dello “sbarco in Sicilia” del Giro d’Italia coinciderà con le prime scintille tra i big che si contenderanno la vittoria finale. Da Avola, comune aretuseo dove era partito il Giro di Sicilia 2021, la carovana si recherà domani, dopo il giorno di riposo sull’Etna. Il Vulcano si scalerà dal versante di Biancavilla, dopo aver passato i comuni di Paternò e Santa Maria di Licodia. La salita decisiva farà certamente selezione. Il “Valentino”, che porta all’Osservatorio Astrofisico, è stato già teatro dell’arrivo della tappa finale del 2018 che vide ai primi due posti l’accoppiata dell’allora Mitchelton Scott, Esteban Chaves, primo, e Simon Yates, che grazie al secondo posto conquistò la maglia rosa. Ma il traguardo è posto proprio a Rifugio Sapienza, alcuni chilometri più su.

La storia del Giro sul Vulcano

Gli scossoni in classifica domani non mancheranno di certo. La prima volta sull’Etna della corsa rosa fu nel 1967 quando vinse Bitossi “cuore matto”. Per rivedere i campioni del pedale lottare sui tornanti de “A’ muntagna”, bisogna aspettare il 1989. La tappa arrivò a Piano Bottaro e a trionfare, indossando anche la maglia rosa, fu Acacio Da Silva. L’Etna e il Giro si ritrovano nel 2011. Nel frattempo, però, cominciano anche i primi ritiri per diversi ciclisti e anche qualche squadre. L’Etna diventa un luogo di allenamento, dove rifinire la preparazione. Vince Contador in un scalata che passa alla storia, per una vittoria che fu cancellata per il caso clenbuterolo. Nel 2017 Jan Polanc, scalando da Salto del Cane, respinge ogni assalto, completando la lunghissima fuga. Nella salita finale il forte vento si rivela decisivo per le sorti della corsa. Nel 2018 la Milia si rivelò terreno di conquista per l’inglese Simon Yates, che rimase in rosa sino al crollo Del Colle delle Finestre nell’ultima giornata di grazia di Froome. Nel 2020 è il giorno di Caicedo, il palermitano Visconti arriva secondo.

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