Per Ciccone – andato in crisi al Block Haus – si è trattata della settima vittoria in carriera e della terza al Giro d’Italia
Dietro questa vittoria c’è riscatto, c’è passione, c’è voglia di rilanciarsi. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) ha vinto la quindicesima tappa del 105^ Giro d’Italia, la Rivarolo Canavese-Cogne di 178 km. Un successo che vale sul piano personale, ma che rende felice il ciclismo italiano che ritrova uno dei talenti più fulgidi. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious) e Antonio Pedrero (Movistar Team).
La gioia dell’italiano
Per Ciccone – andato in crisi al Block Haus – si è trattata della settima vittoria in carriera e della terza al Giro d’Italia. Nel 2016 arrivò il successo nella Campi Bisenzio-Sestola mentre nel 2019 conquistò la Lovere-Ponte di Legno. “Questa – spiega Ciccone – è la mia vittoria più bella, mi lascia una sensazione migliore sia rispetto alla maglia gialla vestita al Tour de France e sia ai primi successi ottenuti al Giro negli anni scorso perché arriva dopo due stagioni difficili tra cadute, problemi fisici e Covid. Oggi mi sentivo forte, ho deciso di attaccare da solo a 19 km dall’arrivo perché era la parte più dura della salita e non ero sicuro di poter staccare gli altri successivamente”.
La classifica
Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) conserva la maglia rosa di leader della classifica generale in una tappa decisamente tranquilla per i big della classifica dopo i fuochi pirotecnici del giorno prima a Torino. Il gruppo arriva a oltre sette minuti. I primi otto della classifica sono racchiusi nello spazio di 2 minuti e 48.