Giurisprudenza del domani, un corso intensivo sulla Giustizia climatica all’Ateneo di Palermo - QdS

Giurisprudenza del domani, un corso intensivo sulla Giustizia climatica all’Ateneo di Palermo

redazione

Giurisprudenza del domani, un corso intensivo sulla Giustizia climatica all’Ateneo di Palermo

mercoledì 03 Luglio 2024

L’obiettivo della Summer school è quello di formare professionisti del diritto per contribuire a vincere la sfida climatica

PALERMO – Ha preso il via nei giorni scorsi, nell’aula Chiazzese del dipartimento di Giurispudenza dell’Università di Palermo la Summer School “Democracy e Climate Justice”, sotto la direzione scientifica del professore Nicola Gullo, in collaborazione con il master in Diritto e tecnica della transizione ecologica e al Cste, Centro di sostenibilità e transizione ecologica di Ateneo, diretto dal professore Maurizio Cellura, e il coinvolgimento di quattro dottorati: diritti umani, pluralismi giuridici, studi di genere e transizione ecologica.

Alla summer school, che terminerà sulle Madonie sabato, sono iscritti circa cento discenti, tra studenti e studentesse e giovani avvocati e professionisti legali. Ad aprire la settimana di lavori l’intervento del rettore Massimo Midiri che nel suo intervento di saluto ha sottolineato il carattere di interdisciplinarietà dell’iniziativa, quale valore importante per fornire risposte efficaci alle sfide del nostro tempo. La stessa volontà di creare sinergie tra campi disciplinari diversi che ha spinto alla costituzione del Cste, Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica dell’Università di Palermo.

“La scelta della governance dell’Ateneo di Palermo di istituire il Cste – spiega il direttore, professore Maurizio Cellura – è stata lungimirante e necessaria. La decisione, ad esempio, di istituire al suo interno un dottorato in transizione ecologica cui si accede con qualunque laurea è stata vincente, abbiamo costituito un laboratorio interdisciplinare in cui giovani con diversi background lavorano fianco a fianco, e questo fa la differenza. Siamo convinti che se 45.000 persone – che è l’intera popolazione universitaria della Unipa – acquisisce consapevolezza e competenze e modifica la propria visione e il proprio stile di vita, potremo avere un effetto moltiplicatore sull’intera comunità, riportando questa visione e queste pratiche nei luoghi in cui ciascuno vive e lavora”.

Tra gli interventi anche quelli dei rappresentanti delle professioni forensi, cui la Summer School è rivolta: l’avvocata Giuseppina Tutino De Lisi dell’Avvocatura dello Stato (distretto di Palermo); l’avvocato Giovanni Immordino, presidente dell’Associazione siciliana degli avvocati amministrativisti e l’avvocato Dario Greco, presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, che patrocina il corso e lo ha accreditato per la formazione professionale: “Formare i giuristi sui temi del cambiamento climatico è fondamentale, tanto per lavorare a livello di policy e di legislazione che nelle aule dei tribunali. Per questo l’ordine questa Summer School una occasione preziosa per i suoi iscritti”

A chiudere gli interventi di apertura il direttore scientifico, professore Nicola Gullo che è anche coordinatore del progetto Cjll – Climate justice living lab, finanziato dalla Commissione Ue, nell’ambito del quale la Summer School è promossa, “Questa settimana l’ateneo di Palermo diventa il centro nevralgico del diritto climatico a livello nazionale e non solo. La nuova frontiera del diritto rappresentata dal contenzioso climatico è uno dei fenomeni giuridici più interessanti degli ultimi anni, come strumento di tutela dei diritti umani nel contesto della crisi climatica. La Sicilia, territorio di particolare vulnerabilità, si candida ad avere un ruolo centrale in questo importante ambito”.

Nei prossimi giorni nelle aule del dipartimento di Giurisprudenza di Palermo e poi – venerdì e sabato – nella sala dell’Ex Convento Padri Riformati di Petralia Sottana, si alterneranno oltre 30 relatori e relatrici, avvocati e docenti provenienti da atenei italiani e internazionali. Tra essi: i professori Giacinto Della Cananea e Fabrizio Fracchia dall’Università Bocconi, il professore Guido Corso da RomaTre, le professoresse Loredana Giani dell’European University di Roma e Monica del Signore da Milano Bicocca, il professore Francesco Montanari dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara.Tra gli ospiti internazionali, la professoressa Valentina Abalmasova dell’Università di Mariupol, in Ucraina, interverrà sugli impatti ambientali e climatici dei conflitti armati, mentre la professoressa Shashikala Gurpur di Pune, in India, racconterà i più rilevanti casi legali climatici avviati nel paese asiatico.

Tra gli ospiti anche l’avvocato Luca Saltalamacchia, della Rete legalità per il clima, protagonista di numerose cause legali ambientali e climatiche e a capo del team legale del contenzioso climatico contro lo Stato italiano, Giudizio universale e Lucie Greyl, dell’associazione a Sud, promotrice della causa climatica italiana, che partecipa e co-promuove la Summer School assieme al network del progetto Cjll. Sul fronte del contenzioso climatico europeo o europeo ci saranno anche Norma Bargetzi di KlimaSeniorinnen, organizzazione svizzera di anziane signore protagonista della clamorosa vittoria contro la Svizzera dell’aprile scorso dinanzi alla Corte europea dei diritti umani e l’avvocato olandese e Joseph Udell, del Climate litigation network, team legale nato dalla straordinaria esperienza della fondazione Urgenda, vincitrice della prima litigation climatica in Europa contro lo Stato olandese.

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