Fossa Universale, Giuseppe Fiume al QDS: "Sogno le Olimpiadi"

Fossa Universale, Fiume al QdS: “Sogno le Olimpiadi. Successo europeo? Lo dedico alla mia famiglia”

Marco Cavallaro

Fossa Universale, Fiume al QdS: “Sogno le Olimpiadi. Successo europeo? Lo dedico alla mia famiglia”

Sandy Sciuto  |
mercoledì 12 Giugno 2024

Non è eccessivo parlare di “capolavoro” per l’impresa realizzata da Giuseppe Fiume al Campionato d’Europa di Fossa Universale

Non è eccessivo parlare di “capolavoro” per l’impresa realizzata da Giuseppe Fiume al Campionato d’Europa di Fossa Universale disputato a České Budějovice, in Repubblica Ceca, nei primi giorni di giugno.

Il diciottenne atleta del Tav La Contea ha centrato una sorta di bingo andando a conquistare il titolo continentale assoluto, la medaglia d’oro individuale tra gli Juniores e ancora il titolo collettivo degli under 20 insieme ai compagni di squadra Andrea Diana e Mario Fabrizi. 

A distanza di tempo dai risultati raggiunti, abbiamo intervistato Giuseppe Fiume. Entusiasta, spigliato e molto concentrato sui prossimi obiettivi, Fiume ha raccontato le emozioni vissute, il suo mondo e qualche sogno per il futuro.

Sono trascorsi alcuni giorni dal titolo conquistato, hai metabolizzato quanto hai realizzato?

Ho compreso da poco di aver compiuto effettivamente “un’impresa”. Certamente è difficile vincere cinque titoli in una sola competizione, peraltro di rilievo internazionale. Non è certamente usuale.

A chi dedichi questa vittoria?

La risposta é scontata. Innanzitutto, alla mia famiglia che mi supporta costantemente, a mio padre a mia madre e a mia sorella, senza tralasciare l’apporto fondamentale di mia zia Marinella che mi aiuta a superare tutte le mie ansie nei momenti di particolare stress. Ultima ma non ultima, la mia squadra, la polisportiva La Contea di Modica (Rg), i cui componenti sono divenuti ormai miei insostituibili fans.

Cosa c’è dietro un tale risultato?

Anni di allenamenti e sacrifici. Mio padre iniziò a farmi sparare quando ancora ero dell’altezza del phono-pull. A questo devi aggiungere la mia grande passione per questo sport, la caparbietà e l’impegno. Ritengo siano questi gli elementi che conducono al successo e in ogni pratica sportiva o più in generale, nella vita.

Per ogni atleta è fondamentale avere un buon rapporto con il proprio allenatore. Il tuo è Adriano Avveduto. Qual è il valore aggiunto di avere lui al tuo fianco in questo percorso sportivo?

Con Adriano è stato “amore a prima vista”. É lui che, vedendomi sparare ancora molto piccolo, convinse mio padre del fatto che avevo grandi potenzialità. Per il resto é un tecnico di grande livello, un campione in entrambe le discipline che pratico (fossa olimpica e fossa universale).

I suoi consigli mi aiutano a risolverle ogni volta i miei problemi in pedana. Devo riconoscere che mi ha molto aiutato a crescere in questo sport.

Tra tanti sport, perché ti sei appassionato alla fossa universale?

Voglio precisare che ciò che mi appassiona è il tiro a volo in entrambe le specialità. Diciamo che ho avuto migliori opportunità nella Fossa Universale anche perché, dopo essermi classificato per ben quattro volte alle selezioni nazionali, ho avuto l’onore di partecipare a tre mondiali da Juniores conseguendo un oro, un argento e un bronzo a squadre, un bronzo individuale ed un oro individuale nell’ultimo campionato Europeo. Della Fossa Universale amo poi l’ambiente ed i tecnici a partire dal CT Sandro Polsinelli per passare a Vito Cito e a Giuliano Callara. In ogni caso, quella disciplina non esclude l’altra ed anzi nel prosieguo mi impegnerò maggiormente nella fossa olimpica, volendo assecondare i miei più nascosti obiettivi.

giuseppe-fiume
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Sei una promessa di questo sport, cosa miglioreresti in questo ambito?

Certamente è necessaria una maggiore frequenza e più intensi allenamenti, cosa questa che ad oggi mi è stata impedita dalla frequenza scolastica e dagli studi. Conseguito il diploma, avrò certamente più tempo a disposizione da dedicare ai miei impegni sportivi.

Sei siciliano, precisamente di Fiumefreddo di Sicilia, quanto venire dalla provincia in relazione a questo sport ti ha dato e ti ha tolto?

Ad onor del vero da qualche anno a questa parte tutta la mia famiglia si é trasferita nelle campagne di Calatabiano. Ciò nonostante, continuo a sentirmi Fiumefreddese. L’essere Siciliano a volte ti penalizza, a volte é una marcia in più. Ed infatti sono sempre orgoglioso di rappresentare la mia terra. Forse proprio le difficoltà che affrontano gli atleti Siciliani in ogni disciplina sportiva rafforzano la loro caparbietà e determinazione. Iniziamo col dire che i campi di tiro in Sicilia sono pochi, non facilmente raggiungibili e, in qualche caso piuttosto malmessi. Non c’è paragone con i campi di tiro del Nord Italia o del Centro Italia. Questo é uno sport in Sicilia dove nessuno o pochissimi investono e dove è scarsa l’attenzione della pubblica amministrazione.

Oltre alla fossa universale, chi è Giuseppe Fiume?

Giuseppe Fiume é un ragazzo come tutti gli altri, con gli hobby e gli interessi tipici della sua generazione. Ovviamente, mi attraggono i social, ma anche se non con particolare frequenza, non disdegno una buona lettura. Per il resto, amo uscire con i miei amici la sera, frequentare pub e discoteche, senza trascurare un sano allenamento in palestra. Insomma “uno di noi”!

giuseppe-fiume
giuseppe-fiume

Se nomino i Giochi Olimpici, cosa dici?

Mi viene la pelle d’oca. È il mio più grande obiettivo e la massima aspirazione di ogni atleta. I prossimi anni mi vedranno totalmente impegnato nella creazione delle basi necessarie al raggiungimento di questa meta. So che non sarà facile, ma tutti i miei sforzi confluiranno su tale obiettivo, e che…Dio me la mandi buona!

Quali sono i prossimi obiettivi?

Il prossimo futuro mi vedrà impegnato: nel Campionato italiano di Fossa Universale, nel Criterium del settore Giovanile e nel 4º Gran premio Junior di Fossa olimpica. Insomma, un calendario assai ricco di impegni.

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