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Dall’inchiesta di Palermo al Ponte, Lombardo (MpA): “Noi fedeli a Schifani ma non possiamo non dire la nostra” – VIDEO

Inchieste, consorzi di bonifica e soprattutto tanta politica. Questi sono stati i temi affrontati da Giuseppe Lombardo ai microfoni del Quotidiano di Sicilia, deputato regionale del Movimento per l’Autonomia, che ha parlato a 360 gradi dell’attuale situazione della politica siciliana che riguarda il governo Schifani, del futuro immediato della maggioranza di centrodestra fino al tema del Ponte sullo Stretto di Messina.

Lombardo: “Rapporti con gli alleati sereni però siamo preoccupati per quello che è venuto fuori dall’inchiesta”

“Da quello che si legge il quadro non è edificante. Spetterà alla magistratura accertare eventuali responsabilità e a chi è indagato dovrà provare la propria estraneità. Noi siamo garantisti però siamo preoccupati per quello che è venuto fuori dall’inchiesta.” Così Giuseppe Lombardo, che commenta la vicenda giudiziaria che riguarda la Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro.

Ma i rapporti con gli alleati di centrodestra e l’MpA sono “sempre sereni, cordiali e sinceri. – ribadisce il deputato – Noi non possiamo sottrarci a dire la nostra sulle cose che non vanno anche che riguardano capi dell’amministrazione regionale che sono in capo ai nostri alleati e così faremo nel proseguo di questa legislatura”

Lo “scontro” sui consorzi di bonifica

Negli ultimi giorni sono emerse delle note abbastanza infuocate proprio tra l’Mpa e l’assessore Sammartino sul tema dei consorzi di bonifica e le stabilizzazioni dei lavoratori precari: “Noi non abbiamo fatto una battaglia di scontro politico – dice Lombardo – ma siamo entrati nel merito della vicenda. Nella verità uno dei punti programmatici del nostro movimento alle scorse elezioni regionali del 2022 riguarda la stabilizzazione dei lavoratori precari stagionali dei consorzi di bonifica che da 20 anni attendono che gli venga riconosciuta una dignità non solo lavorativa-economica ma come atto di libertà“.

“Lo abbiamo sempre detto, sin da quando si è insediato il Presidente della Regione in Aula e siamo stati conseguenziali nella previsione delle risorse nella legge di stabilità del 2023 – prosegue ancora il deputato – e altrettanto lo siamo stati in quest’ultima manovra che ha dato risorse significative per completare questo percorso della stabilizzazione avviato da anni, dal 2022 con la norma sul turnover, e siamo stati spiazzati da questa nota insolita perché proveniente dal gabinetto dell’assessore e non dai tecnici del servizio 6 che si è sempre occupato della vicenda”.

“Comunque siamo preoccupati per i contenuti di questa nota che richiamavano per la prima volta l’art. 39 del CCNL di settore. Per come è formulato impedisce la stabilizzazione e imponeva una serie di condizioni che non si sarebbero mai potute applicare nella nostra Regione. Abbiamo fatto una nota con toni duri e aspri, ma è servita a richiamare l’attenzione di Sammartino che ha convocato i sindacati e pare ci siano spiragli per ritornare alle procedure ordinarie”.

“Ricandidatura di Schifani un fatto naturale, ripartiamo dai temi del vertice di maggioranza”

Ma la questione che tiene banco è la tenuta del governo Schifani, di cui lo stesso MpA è tra i principali azionisti: “Noi abbiamo suggerito a Schifani tempo fa di azzerare la giunta ma era un semplice consiglio, non un diktat. – dice Giuseppe Lombardo – Di fatto, la vicenda giudiziaria ha determinato uno scossone nella maggioranza e nel governo. Possiamo ripartire da quanto è stato fatto nella recente riunione di maggioranza da alcuni punti programmatici e temi inseriti in questa finanziaria.

“Tutte le forze politiche hanno trovato la sintesi – aggiunge il deputato – e che potrà far ritrovare quell’armonia che serve a questa Regione un governo stabile e duraturo. Considerati anche i risultati che sono stati conseguiti. Non dimentichiamo che la Sicilia ha registrato un aumento del Pil considerevole. C’è un effetto trainante in alcuni settori. Io credo che la politica abbia preparato il terreno per raggiungere questi risultati. La strada è lunga e le difficoltà sono tante, ma noi proseguiremo in armonia con le altre forze di centrodestra”. E sulla ricandidatura di Schifani alle prossime elezioni regionali afferma: “La ricandidatura di Schifani è un fatto naturale. È la nostra posizione”.

Lombardo: “Ponte sullo Stretto opera strategica”

Il tema del Ponte sullo Stretto è fondamentale non solo per la Lega di Matteo Salvini, ma anche per il Movimento per l’Autonomia. Lombardo ribadisce che “l’MpA è nato con una presa di posizione molto forte e il Ponte sullo Stretto è un nostro cavallo di battaglia. L’impegno del governo che ha accelerato sulla costruzione di quest’opera madre di tutte le grandi opere per il suo rilievo strategico. Apprezziamo l’impegno del governo Meloni”.

“La Corte dei Conti ha fatto dei rilievi di tipo tecnico etichettati eccessivamente dalle forze di governo, basta superare questi rilievi, che comporta qualche ritardo, ma è importante che ci sia serenità tra organi dello Stato che consente la realizzazione di un intervento infrastrutturale strategico per il trasporto di merci e persone. Noi viviamo in una condizione di insularità che penalizza la nostra economia, il Ponte sullo Stretto serve a compensare questa nostra posizione e rendere competitivo il nostro mercato economico”.

Lombardo: “Coppolino e Spoto valori aggiunti nella giunta Trantino”

Novità politiche anche a Catania, dove nella giunta Trantino sono stati nominati due nuovi assessori del MpA, Coppolino e Spoto. Lombardo commenta così partendo dall’addio di Bruno Brucchieri che “è stato un ottimo assessore a cui riconosciamo un impegno instancabile a livello istituzionale in questi due anni e mezzo di mandato”.

“I due nuovi ingressi sono di alto profilo per la storia rispettiva dei soggetti, ovvero il medico Carmelo Coppolino, con una vasta esperienza in Consiglio Comunale e nell’ambito universitario. Serena Spoto è un avvocato e professionista con esperienza politica importante e con un management di amministrazione pubblica che le permette un punto di vista privilegiato che le consente di operare bene in questo assessorato”.

Lombardo: “Schifani ha rimosso gli assessori Dc per fatti che riguardano settori nevralgici della Regione”

Sempre sul tema degli assessorati Lombardo risponde alle critiche da Pd e M5s sulla mancata revoca degli assessori della Dc dalla giunta Lagalla a Palermo, come fatto dal Presidente della Regione. “Schifani ha fatto una sua valutazione ed è relativa a fatti che riguardano settori nevralgici della Regione. – ribadisce il deputato MpA – Di conseguenza, ha optato ha deciso la rimozione degli assessori Messina e Albano. Io non credo che nelle amministrazioni di Palermo e Catania ci siano fatti simili o circoscrivibili a rami interessati delle amministrazioni comunali. Se dovessero emergere fatti di questo tipo, Lagalla e Trantino sono due sindaci maturi e responsabili per compiere atti conseguenziali. Allo stato attuale non ne vedo la necessità”,

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