Giusi Savarino (FdI): “Più Italia in Ue, al centro imprese e sviluppo"

Giusi Savarino (FdI): “Più Italia in Ue, al centro uomo, imprese e sviluppo”

Giusi Savarino (FdI): “Più Italia in Ue, al centro uomo, imprese e sviluppo”

Roberto Greco  |
venerdì 31 Maggio 2024

Il Quotidiano di Sicilia incontra i candidati
“In caso di elezione, pronta a lasciare il mio seggio all’Ars”

Giusi Savarino è deputata all’Assemblea regionale siciliana in quota Fratelli d’Italia nell’attuale legislatura, la XVIII°, nella quale è membro delle commissioni “Affari istituzionali” e “Cultura, Formazione e Lavoro”. Avvocato, già deputata regionale nella XIII°, XIV° e XVII° legislatura, oggi è candidata alle elezioni europee.

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Onorevole, quali sono i motivi che le hanno fatto decidere di affrontare questa nuova sfida nel suo percorso politico?
“Perché è un momento cruciale per l’Italia, con Giorgia Meloni, la nostra leader che è premier, che ha la necessità di contare di più in Europa per riuscire a spostare l’asse di Bruxelles attuale, ossia centro sinistra a frazione socialista-verdi, verso il centro destra per riuscire a tutelare meglio gli interessi degli italiani”.

Quattro legislature all’Assemblea regionale siciliana, attualmente è membro delle commissioni “Affari istituzionali” e “Cultura, Formazione e Lavoro”. Cosa porta in dote in Europa?
“Una grande esperienza di radicamento e ascolto del territorio. Penso di poter rassegnare le esigenze dei siciliani che, proprio per la mia esperienza regionale, posso trasformare in percorsi di concretezza che portino a risposte obiettive. Come Fratelli d’Italia siamo stati protagonisti, nella scorsa finanziaria regionale, di una norma che istituiva il fondo per la prima casa, con un contributo di 40mila euro, per chi aveva, o decideva di spostare, la propria residenza nei Comuni minori e nelle aree interne e montane. Norma che però è stata bloccata da Bruxelles perché prevedeva copertura tramite fondi europei, sostenendo che non era una misura che potesse avere copertura europea. L’Europa oggi ci impone le ‘case green’ ma, in realtà, non ci permette di finanziare una misura che mira al ripopolamento delle aree oggetto di desertificazione, che fa riqualificazione urbana e riduce il nuovo consumo di suolo, che aiuta le famiglie e incentiva la natalità, essendo soddisfatta l’esigenza di un’abitazione, cardine per affrontare la genitorialità con maggiore tranquillità. Le stesse politiche europee sul fronte dell’agricoltura, della pesca, fin anche quelle ambientali, come nel caso delle auto elettriche che grazie all’intervento di Giorgia Meloni sono state bloccate. Le battaglie da condurre in Europa devono essere orientate per il bene dei cittadini. Venendo dalla Sicilia, so bene che alcuni temi sono prioritari non solo per lo sviluppo dell’Isola, ma di tutta la Nazione”.

Alle ultime elezioni regionali ha ottenuto oltre 7 mila preferenze. Che riscontro ha incontrato durante questa campagna elettorale?
“Un ottimo riscontro ma è necessario informare bene i cittadini sulle modalità di voto, diverse da quelle nazionali. Nel caso in cui si volessero indicare due o tre preferenze, non potranno essere tutte dello stesso sesso. Bisognerà votare, quindi, un uomo e una donna, un uomo e due donne o due uomini e una donna. Inoltre c’è una sorta di lontananza nei confronti dell’Europa, non rendendosi conto che invece proprio in Europa si decide il destino di ogni cittadino e degli stati membri. Proprio per questo, riteniamo, che dare forza a Fratelli d’Italia possa, finalmente, cambiare l’Europa e renderla più vicina ai singoli cittadini”.

Lo scarso dato di affluenza che ha caratterizzato i recenti appuntamenti elettorali, però, può essere un boomerang. Quale messaggio vuole lanciare agli elettori per convincerli a recarsi alle urne?
“Chiedo agli elettori di osservare quanto Giorgia Meloni, negli ultimi diciotto mesi e grazie alla sua autorevolezza, è riuscita a fare, spostando l’attenzione di Bruxelles verso tematiche di nostro interesse. L’ha fatto bloccando alcune storture, come sulle ‘case green’, sulle auto elettriche, sulla politica agricola comunitaria, sul flusso migratorio e, ad esempio, con la creazione del ‘Piano Mattei’, che oggi sia Europa sia Stati Uniti si stanno intestando. Oggi Fratelli d’Italia ha solo otto parlamentari e riuscire ad avere una maggioranza di centro destra può far immaginare cosa sarà possibile fare. Votare per Fratelli d’Italia significa mettere al centro l’uomo, le imprese e lo sviluppo. Si tratta di una scelta di opportunismo, un atto di egoismo che permetterà all’Italia di contare di più in Europa”.

In caso di elezione lascerà l’Assemblea Regionale?
“Sì, se gli elettori mi daranno fiducia siederò nel Parlamento Europeo e lascerò il mio attuale impegno all’Assemblea Regionale Siciliana, anche perché i due ruoli sono incompatibili”.

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