Un confronto a più voci con protagonisti due avvocati palestinesi, Fadi Abbas e Thafer Saaideh, che hanno illustrato le condizioni in cui operano ogni giorno
Una lotta quotidiana per garantire uno stato diritto ed evitare il più possibile la violazione di norme internazionali, specialmente se i soggetti interessati sono minori e bambini. E’ quella che vivono quotidianamente gli avvocati palestinesi, chiamati a tutelare e difendere “vere e proprie vittime di soprusi giuridici”, dalla detenzione all’arresto, ad altri “atti ingiusti e sopraffazioni normative ingiustificabili”. Il tema è stato al centro dell’incontro formativo promosso dalla Scuola forense dell’Ordine degli avvocati di Messina. Un confronto a più voci con protagonisti due avvocati palestinesi, Fadi Abbas e Thafer Saaideh, che hanno illustrato a decine di iscritti messinesi e della provincia, alcuni in presenza, altri collegati da remoto, le condizioni del sistema giudiziario in cui operano ogni giorno. La lezione è stata tenuta in inglese e arabo con la collaborazione degli interpreti Renè Abu Rub e Triestino Mariniello.
“Una testimonianza preziosa e di grande interesse – ha commentato il consigliere dell’Ordine di Messina Felice Panebianco- che ha arricchito in modo significativo la platea di praticanti coinvolti e ha rappresentato sia un momento importante di formazione e aggiornamento professionale sia un’opportunità di utile confronto di respiro internazionale, analizzando casi concreti da un osservatorio diretto e autentico grazie alla partecipazione dei due colleghi palestinesi, che hanno risposto alle domande e ai dubbi normativi dell’uditorio”. Questo appuntamento rientra nell’ambito di una serie di iniziative volute dall’Ordine degli avvocati di Messina in collaborazione con l’Ordine palestinese, frutto di un accordo articolato che riguarda la formazione e altri ambiti operativi.