Gli sconclusionati - QdS

Gli sconclusionati

Pino Grimaldi

Gli sconclusionati

sabato 27 Marzo 2021

Mattino di inizio primavera nella capitale del “più bel Paese del mondo”.
Si incontrano due signori di mezza età: uno appena più alto dell’altro, ma a calvizie avanzata e l’altro a folta chioma un po’ più basso azzimato e per circa un’ora parlano, a dir d’uno di tutto, ma anche di politica e decidono,a dir dell’altro, di aprire un “cantiere”. La notizia viene ripresa dai mass media con foto dei due, in apparenza un po’ inebetiti, che all’indomani fa bella mostra di se per l’inclito pubblico lieto che in prima pagina non ci siano i “vaccini” che da un anno aprono e chiudono tutte le pagine di qualsivoglia quotidiano, stampato o letto.

Detto così si può immaginare che i due abbiano deciso di aprire il “cantiere” del ponte sullo stretto, o quello della viabilità nel sud , o piano per l’edilizia o altro che dia lavoro, speranza di vita migliore agli italici felici si di festeggiare il 700° della morte del sommo poeta, ma in sofferenza fisica, sociale ed economica. Niente di tutto questo. I due appartengono al mondo della politica che si occupa, pare imprescindibilmente, solo di alleanze, scompigliamento e ricomposizione di maggioranze nell’attesa del tempo elettorale. Sono ambo gli Atridi ex presidenti del consiglio dei ministri (sic !) defenestrati a distanza di un settennato in mala maniera da un maledetto toscano – che ora va in giro per i paesi arabi ben remunerato – che al più alto disse “stai sereno” e gli soffiò il posto ed al più basso sottrasse i voti dalla maggioranza ed obtorto collo – ma torto! – lo mandò a casa senza ben servito: Letta e Conte.

Il primo esiliatosi in Francia, come d’habitude per tutti i sinistrorsi, schifatosi della politica si era dato all’insegnamento. Richiamato a furor di popolo (non chiaro quale e da quale colle) per ridare vita al PD – più correnti che iscritti – abbandonato dal segretario che dettosi “vergognato” per gli accadimenti interni si era dimesso in mala maniera. Come primo atto ha imposto ai gruppi parlamentari di far fuori i capi gruppo maschi ed eleggerne due femmine, interferendo nelle decisioni dei parlamentari eletti senza vincolo di mandato ,facendo intendere che deve allargare il partito perché altrimenti vince la destra maledetta.

Il secondo trovato in mezzo ad una strada, non maestra, da un grillino ex venditore di bibite negli stadi , divenuto,per miracolo – non cito il Santo – presidente del consiglio, autodefinitosi “avvocato degli Italiani, affetto da logorrea infrenabile ed altrettanto narcisismo che senza ne arte ne parte si autoproclama chef dei grillini che poveracci pur di non morire sono disposti alla qualunque e capo della sinistra che ha avuto capi di tutto rispetto che si rivoltano nella tomba.

Sono brave persone, se impiegate al catasto. Ma se pensano d’esser i protagonisti del futuro d’Italia sol perché il sommo poeta la definì “bordello”, creando ammucchiate – di non si sa chi e come – per salvarci dalla crisi è troppo.
Anche uno di sinistra sa che da due sconclusionati non se ne cava uno buono.
Si salvi chi può.

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