Nelle notte, Israele – dopo gli allarmi diffusi precedentemente – ha intercettato 19 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, dove a bordo c’erano circa 200 attivisti provenienti da 23 paesi. In particolare, 22 gli italiani confermati tra le persone bloccate. Come spiegato da Adnkronos, i numeri vengono forniti da Saif Abukeshek, membro del comitato direttivo della Flotilla. Tra i 22 fermati, 30 partecipanti dalla Spagna, 21 dalla Turchia e 12 dalla Malesia. In una comunicazione arrivata immediatamente dopo il fermo, Saif ha poi dichiarato che la missione continuerà fino a quando l’ultima nave non sarà trattenuta: “La missione sta andando avanti. Continuiamo a navigare nel Mediterraneo per rompere l’assedio di Gaza”. – l’appello del membro del comitato direttivo di Flotilla.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Le navi di Flotilla dirette a Gaza per portare aiuti ai palestinesi e il fermo dalla Marina israeliana
Secondo quanto riporta Adnkronos, le prime imbarcazioni che Israele ha intercettato sono state Adara, Alma, Aurora, Dir Yassine, Grande Blu, Huga, Sirius, Spectre e Yulara. Poi, successivamente, l’elenco si è allungato in maniera progressiva e si sono aggiunte di ora in oraanche la Hio, la Morgana, Otaria, Seulle, Mohammad Bhar, Florida, Oxygono, Captain Nikos, All In e Karma. Le altre imbarcazioni invece, secondo gli attivisti, hanno proseguito la navigazione a meno di 50 miglia nautiche dalla costa, riuscendo ad andare avanti a motore spento e senza essere bloccata dai militari della Marina di Isreaele.
Abbordaggio di Israele a imbarcazioni Flotilla. La cronaca del blocco
“Mercoledì 1° ottobre intorno alle 20:30 ora di Gaza, varie imbarcazioni della Global Sumud Flotilla – in particolare Alma, Sirius, Adara – sono state intercettate illegalmente ed abbordate dalle Iof (Forze di Occupazione Israeliane) in acque internazionali – è il resoconto della Global Sumud Flotilla – Sembra che, nei momenti immediatamente precedenti, le imbarcazioni israeliane abbiano intenzionalmente disturbato le comunicazioni in un tentativo di prevenire segnali di soccorso ed impedire che il loro abbordaggio illegale fosse trasmesso in diretta streaming. Oltre alle imbarcazioni la cui intercettazione è confermata, abbiamo perso diretta streaming e comunicazioni con varie altre navi. Siamo al lavoro per rendere conto di tutti i partecipanti e tutti i membri della ciurma. Daremo nuovi aggiornamenti non appena saranno confermate ulteriori informazioni su barche, arresti, feriti e possibili vittime”.
“Questo è un attacco illegale ai danni di operatori umanitari disarmati in acque internazionali. Esortiamo governi, leader mondiali ed istituzioni internazionali ad esigere l’incolumità ed il rilascio dell’equipaggio, e a vigilare attentamente sulla situazione”, sottolinea la Global Sumud Flotilla. “Nonostante alcune imbarcazioni siano state intercettate, la Global Sumud Flotilla si trova a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e continuerà imperterrita la sua missione“.
“Le navi militari israeliane continuano a dirigersi verso la Global Sumud Flotilla e ad accerchiare le varie unità – avevano informato in precedenza gli attivisti sui social – Lanciano acqua per intimorire gli equipaggi e creare confusione”. In particolare la nave Yulara è stata fatta oggetto di “pesanti attacchi con idranti“. “Esplosioni” sono state poi “udite in lontananza intorno alle navi della Global Sumud Flotilla, presumibilmente granate stordenti lanciate da droni. Si tratta di un atto di aggressione diretta contro una missione umanitaria”, denunciano gli attivisti.

