Attimi di paura a bordo della “Family Boat”, la barca della Global Sumud Flotilla che, durante la notte tra lunedì 8 e martedì 9 settembre, sarebbe stata attaccata da un drone mentre era ancorata al porto in Tunisia di Sidi Bou Said.
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C’è stato un piccolo incendio a bordo, fortunatamente subito spento, e nessuno dei coinvolti che erano a bordo – tra cui l’attivista Greta Thunberg – sarebbe rimasto ferito.
Attacco alla “Family Boat” della Flotilla. La Tunisia smentisce
Fin da subito attribuito alla Tunisia questo attacco alla “Family “Boat”, imbarcazione della Global Sumud Flotilla, proprio il governo locale “accusato” ha immediatamente smentito l’attacco attraverso le parole del suo Ministro dell’Interno, che sostiene di non aver riscontrato alcuna attività dai droni e, al contrario – secondo la guardia costiera – l’incendio può essersi sviluppato per altri motivi, come una sigaretta gettata in nave.
Global Sumud Flotilla, denuncia dell’attacco col drone in Tunisia
Seguendo la ricostruzione della stessa Global Sumud Flotilla, la “Family Boat” – ovvero la nave che avrebbe subito l’attacco da un drone – “trasportava i membri del comitato direttivo della Gsf”, tra cui c’è anche Greta Thunberg, la nota attivista mondiale.
E ancora, spiegano dalla Global Sumud Flotilla: “L’imbarcazione batte bandiera portoghese e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro. È in corso un’indagine e non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, queste saranno rese note immediatamente” si legge in una nota. “Gli atti di aggressione volti a intimidirci e a ostacolare la nostra missione non ci scoraggeranno. La nostra missione pacifica volta a rompere l’assedio su Gaza e a manifestare solidarietà alla sua popolazione prosegue con determinazione e risolutezza”, conclude il comunicato diramato dagli attivisti protagonisti del caso.

