Global Thinking Foundation a Catania con la mostra-rassegna "Libere di...Vivere" - QdS

Global Thinking Foundation a Catania con la mostra-rassegna “Libere di…Vivere”

Global Thinking Foundation a Catania con la mostra-rassegna “Libere di…Vivere”

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venerdì 10 Settembre 2021

Per la presentazione dell'evento, ai nostri microfoni l'assessore alle Pari Opportunità comunale, Barbara Mirabella e il Direttore Generale BapR, Saverio Continella

Iniziative di sensibilizzazione contro la disparità di genere e per garantire a tutti possibilità eque.

Global Thinking Foundation, organizzazione no profit per l’inclusione sociale e la parità di genere, sbarca a Catania con l’ottava tappa del tour 2021 della mostra-rassegna “Libere di…VIVERE”, in programma da giovedì 9 fino a sabato 11 settembre.

La mostra sarà aperta al pubblico dalle ore 10.30 alle ore 18.30 presso il Palazzo della Cultura, in via Museo Biscari 7. Si potrà visitare anche in modalità virtuale con un tour in 3D sul sito ufficiale.

“Dal G7 al G20: il piano strategico per la parità di genere in Italia” è il nome dell’evento, andato in scena alle 16.30, che voleva mettere in mostra l’obiettivo della parità tra uomini e donne in Italia e le misure utili per riuscirci.

L’iniziativa è stata sostenuta dal Comune etneo rappresentato dal sindaco, Salvo Pogliese, e dall’assessore alle Pari Opportunità comunale, Barbara Mirabella. Saluto istituzionale anche di Saverio Continella, Direttore Generale della Banca Popolare Agricola di Ragusa.

Sono intervenuti Tito Boeri (Economista e Professore), Magda Bianco (Banca d’Italia), Maurizio Carta (Università di Palermo), Simona Curci (Ferrari SpA), Claudia Segre (Global Thinking Foundation). La giornata del 9 settembre si chiude con lo spettacolo teatrale “Libertà invisibile” di e con Luca Vullo, fissato per le ore 20.

Saverio Continella (Banca Popolare Agricola di Ragusa) è stato interpellato dal Quotidiano di Sicilia in merito alle possibili azioni da intraprendere relativamente al campo dell’economia per provare a superare l’annosa problematica che ha anche una radice di natura finanziaria.

“Il problema della Gender Equality è nazionale – spiega – e deve essere affrontato con serietà. Il 17% delle donne che lavorano non hanno un conto corrente in banca. Probabilmente una cultura finanziaria più diffusa deve servire a dare opportunità uguali indipendentemente dal genere di appartenenza.

Inoltre è a disposizione il set di servizi finanziari che abbiamo il dovere di fornire con una particolare attenzione allo sviluppo di un’imprenditoria femminile di qualità, adeguata a quelli che sono i tempi che stiamo vivendo”.

Abbiamo sentito anche l’assessore Barbara Mirabella dopo i due recenti casi di cronaca, due i femminicidi verificatisi nel catanese nelle ultime settimane, chiedendo quali dovrebbero essere a suo avviso i provvedimenti da adottare da parte della politica per cercare di eliminare questa piaga sociale.

“Innanzitutto si deve partire da un cambio culturale – ha dichiarato Mirabella -. Noi nel nostro piccolo lo facciamo come assessorato alle Politiche Scolastiche. Nell’offerta formativa, infatti, ci sono molti progetti con un cambio culturale di approccio alla figura del bambino e della bambina, partendo proprio dai più piccoli.

Il tema è molto complesso. Anche quello della comunicazione è delicatissimo, può essere una lama che arriva in maniera erratissima alla mente di chi ci ascolta o benissimo quando si pongono domande e si cerca di cambiare insieme.

I casi dolorosi delle ultime ore sono numerosissimi in Italia. Non c’è territorio, non c’è ragione che questi femminicidi possano e debbano ripetersi ma la realtà, è inutile fare cerimonie, è ben diversa.

Troppo pochi sono i sostegni ai centri antiviolenza, poche le politiche in questo senso. Come Comune ci siamo interrogati su questo e proprio domani ci sarà una riunione molto importante convocata dal sindaco su questo tema, alla presenza anche dell’assessore alle Politiche Sociali proprio perché l’ente locale può e deve fare la sua parte in questo senso”.

Gianluca Virgillito

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