Il governo dichiara guerra al fumo: si va verso il divieto all'aperto

Il governo dichiara guerra al fumo: si va verso il divieto all’aperto

Daniele D'Alessandro

Il governo dichiara guerra al fumo: si va verso il divieto all’aperto

domenica 05 Marzo 2023

Il governo ha dichiarato guerra al fumo: in arrivo pesanti strette anche sui prodotti da svapo, potrebbero essere vietate le pubblicità sulle sigarette elettroniche

Il governo vuol dichiarare guerra totale al fumo.

A breve, infatti, potrebbe divenire legge il divieto di fumare all’aperto, con il provvedimento che sembrerebbe già in bozza, messo a punto dai tecnici del Ministero della Salute.

Potrebbe, dunque, non essere più permesso accendere una sigaretta, ma anche una e-cig, ad esempio nei tavoli all’aperto di bar e ristoranti, nonché in metro, bus, treni e traghetti.

Confermato divieto di fumo al chiuso anche per prodotti da svapo

Confermato, inoltre, quanto annunciato il mese scorso dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, con il divieto di fumo al chiuso esteso anche a prodotti da svapo, Iqos e consimili a tabacco surriscaldato. Le prime infatti non sono a oggi sottoposte ad alcuna limitazione, salvo che nelle scuole e negli spazi aperti adiacenti agli ospedali oltre che al loro interno, mentre le seconde essendo un prodotto nuovo non sono affatto regolamentate, pur producendo fumo vero e proprio che non si dissolve nell’aria come il vapore delle e-cig.

Stretta anche sulle pubblicità relativa alle sigarette elettroniche

Una stretta è in arrivo, infine, anche per quanto riguarda il settore pubblicitario relativo alle sigarette elettroniche di vario di tipo, per le quali verranno imposti i paletti riguardanti i prodotti da fumo tradizionali, di cui è da tempo vietata qualsiasi forma di pubblicità diretta e indiretta.

La multa per chi trasgredirà ai nuovi divieti dovrebbe aggirarsi sui 275 euro, con possibilità di riduzione del 50% in caso di pagamento entro i 60 giorni.

A comminare le eventuali sanzioni saranno direttamente i vigili urbani o le forze dell’ordine avvertiti, in caso di irregolarità, dai gestori dei locali.

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