Al via le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo. Il primo colloquio al Quirinale è stato con la presidente del Senato Elisabetta Casellati, duratocirca mezz’ora.
Da quanto si apprende è stata una conversazione molto fitta e interlocutoria. Al termine, Casellati ha scelto di non rilasciare dichiarazioni alla stampa in considerazione della fase delicata per il Paese e per la politica e nel rispetto della prassi istituzionale.
Del resto è proprio al Senato che da tempo si gioca la partita più complessa e rischiosa per il governo, visti i numeri risicati della maggioranza nella camera alta. Poi al Colle il presidente della Camera Roberto Fico: “Siamo tutti al lavoro per il bene del Paese”, ha detto al termine del colloquio.
Poco prima che si avviassero le consultazioni, il presidente della Repubblica ha salutato i giornalisti presenti al Quirinale in presenza drasticamente ridotta a causa delle misure anti-Covid.
La stampa accreditata attendeva nel Salone delle feste, una sistemazione inusuale visto che per consuetudine i cronisti attendono nella Sala alla Vetrata. Il presidente ha incrociato i giornalisti recandosi verso lo studio dove lo attendeva la presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Il capo dello Stato si è avvicinato ai cronisti, seduti distanziati tra loro, e ha detto: “Ne approfitto per auguravi buon lavoro, è una situazione particolare ma siamo nel Salone delle feste”.
“Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte. Sanno benissimo che sto lavorando al fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi”, ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro Luigi Di Maio, commentando le parole dell’esponente Iv Teresa Bellanova. Nella stessa riunione Di Maio ha confermato l’intenzione del M5S di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come “unico nome quello di Giuseppe Conte”.
“Io condivido e chiedo il mandato sulla proposta a Mattarella di un incarico a Conte per dare vita ad un governo che raccolga il suo appello a un nuovo governo europeista che possa contare su ampia base parlamentare”, ha detto Nicola Zingaretti in direzione Pd. Anche grazie al Recovery plan “non dobbiamo avere come obiettivo di restaurare l’Italia che c’era prima ma costruirne una nuova. Per questo non si può consegnare a questa destra il nostro Paese”, ha aggiunto Zingaretti.

