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Grasso (MpA): “Il litorale della Playa di Catania dovrebbe essere libero, visibile e riconsegnato ai cittadini”

Grasso (MpA): “Il litorale della Playa di Catania dovrebbe essere libero, visibile e riconsegnato ai cittadini”

Grasso evidenzia la necessità di un cambio di paradigma: ridurre progressivamente lidi e strutture permanenti, favorire un rapporto diretto tra città e mare

La rimozione di un vecchio lido sul litorale del Viale Kennedy a Catania, nei pressi della piscina comunale, ha riportato alla vista dei catanesi un tratto di spiaggia rimasto per anni nascosto da strutture e recinzioni. L’intervento ha liberato completamente l’arenile, restituendogli un aspetto naturale e permettendo a chi percorre la strada di vedere nuovamente il mare, senza barriere.

La trasformazione del tratto interessato ha suscitato un ampio dibattito sul futuro della Playa e sul modello di gestione da adottare alla luce del nuovo PUDM e della revisione delle concessioni prevista dalla direttiva Bolkestein. Sulla questione interviene il capogruppo Mpa–Grande Sicilia al consiglio comunale, Orazio Grasso, che sottolinea come questo caso rappresenti un esempio di ciò che potrebbe diventare l’intero litorale catanese.

Grasso: “Il mare è parte integrante di Catania, è il momento di restituire la Playa ai cittadini”

“In questi giorni abbiamo assistito all’intervento di rimozione di un vecchio lido sul litorale catanese del Viale Kennedy all’altezza della piscina comunale. Tutti adesso possono vedere la spiaggia ed il mare passando dalla strada: l’arenile è tornato completamente visibile, libero, naturale. Una spiaggia finalmente aperta allo sguardo e alla città, senza muri, senza barriere, senza strutture invasive. Un’immagine che ha ricordato a molti la bellezza delle grandi spiagge urbane, il cui il mare è parte integrante della città, non qualcosa da cui si è separati. […] È il momento di restituire la Playa ai cittadini”.

Grasso evidenzia la necessità di un cambio di paradigma: ridurre progressivamente lidi e strutture permanenti, favorire un rapporto diretto tra città e mare e ripensare le concessioni ai privati in termini di servizi essenziali e stagionali, senza cementificazioni. Secondo il capogruppo, l’intervento di questi giorni dimostra che una Playa più aperta, accessibile e pubblica è realizzabile e deve diventare una scelta amministrativa strutturale per il futuro del litorale catanese.

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