Soddisfazione dall’Associazione consulenti del lavoro per la sentenza della Corte costituzionale. Un concreto aiuto per incoraggiare le persone offese a denunciare gli abusi
CATANIA, – Grande soddisfazione è stata espressa da Stefania Scoglio, Coordinatrice provinciale per le pari opportunità dell’Ancl (Associazione nazionale consulenti del lavoro), Up Catania, per la sentenza n. 1 emessa dalla Corte Costituzionale in data 11 gennaio 2021, con la quale viene affermato il principio che le vittime di reati di violenza, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, stalking e reati similari, anche commessi in danno dei minori, beneficiano legittimamente del patrocinio a carico dello Stato senza distinzione di capacità reddituale.
La Scoglio ha sottolineato che così, come si legge in sentenza, nel nostro ordinamento giuridico, specialmente negli ultimi anni, è stato dato grande spazio a provvedimenti e misure tesi a garantire una risposta più efficace verso reati conto la libertà e l’autodeterminazione sessuale e ciò anche in considerazione del crescente allarme sociale che l’incremento esponenziale degli stessi genera.
Questa maggiore sensibilità sia culturale che giuridica, in materia di violenza contro le donne, è certamente frutto del lavoro che le donne stesse portano avanti da tempo nella società. Oggi la nuova coscienza sociale, viene ottimamente espressa nella recentissima prima sentenza, della Corte Costituzionale, dell’anno 2021, che ha anche una funzione pratica di agevolare le vittime, sostenendole, facendo si che le stesse vincano le tradizionali remore e denunciando consentano l’accertamento di questa tipologia di odiosi reati, sollevandole da costi di lunghi processi, che non è agevole sostenere per la maggior parte delle persone che vivono di un modesto reddito di lavoro.
Peraltro, come riconosciuto pure in sentenza, non bisogna perdere mai di vista che la persona offesa, a seguito del reato subito, si trova in uno stato particolare di frustrazione e vulnerabilità, che impedisce spesso che insorga con una appropriata reazione.
In precedenza il patrocinio legale a carico dello Stato era assicurato soltanto ai non abbienti per consentire loro di agire e difendersi in giudizio in qualsiasi materia civile e penale. Tra i pochi casi in cui veniva accordato, a prescindere dalle condizioni reddituali, era stato riconosciuto casi il procedimento di espulsione dello straniero. Ora, a seguito di questa sentenza, il patrocinio gratuito diviene un diritto per tutte le vittime di reati sessuali senza distinzione di reddito personale.
Quindi una decisione di natura politica che sostiene le vittime fornendo loro un concreto aiuto per incoraggiarle ad attivarsi nel denunciare e rendere noti questi reati dai connotati disumani.
La decisione della Corte Costituzione, conclude Stefania Scoglio, è stata apprezzata con grande entusiasmo in tutti quegli ambiti che si sono spesi contro gli abusi e perseguono concretamente obiettivi di pari opportunità in ogni contesto sociale.