Nel nuovo Dl Green pass, firmato da Mattarella, viene eliminata ogni differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e non scatta più la sospensione
Il lavoratore pubblico o privato senza Green pass è considerato “assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato e, comunque, non oltre il 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro“.
Lo prevede il nuovo decreto Green pass firmato da Mattarella. Rispetto alle bozze, viene eliminata ogni differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e non scatta più la sospensione.
Per tutti i dipendenti senza Green pass, dal primo giorno di assenza, “non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento“.
Il decreto è stato bollinato e siglato dal presidente della Repubblica ed è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Entrerà in vigore dal 15 ottobre.
Green pass, ecco per chi è
obbligatorio
Ai cittadini risultati positivi al Covid “oltre il 14esimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, nonché a seguito del prescritto ciclo, la certificazione verde ha validità di dodici mesi a decorrere dall’avvenuta guarigione”
Dal 15 ottobre fino al 31 dicembre i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari e i componenti delle commissioni tributarie non possono accedere agli uffici giudiziari se non possiedono e, su richiesta, non esibiscono la certificazione verde”, si legge ancora nel testo finale del decreto.
Dall’obbligo sono invece esenti tutti gli altri soggetti che accedono agli uffici giudiziari, inclusi “gli avvocati e gli altri difensori, i consulenti, i periti, i testimoni e le parti del processo”.