Domani cominciano quelli di riparazione e si attende il sistema che consentirebbe alle segreterie degli istituti di sapere tutte le mattine chi, tra i docenti e il personale, è in regola e chi no
A meno di 24 ore dall’obbligo di Green pass per il personale scolastico c’è attesa nelle scuole per la piattaforma a cui sta lavorando il ministero per agevolare il controllo del certificato verde.
Una super app, come è stata definita da alcuni, che consentirebbe alle segreterie degli istituti di conoscere automaticamente tutte le mattine chi è in regola e chi no.
I presidi prevedono di conoscere a giorni i dettagli su come funzionerà, mentre già si organizzano per gli esami di recupero che si svolgeranno da mercoledì.
“Stiamo aspettando la piattaforma e confidiamo che arrivi per l’inizio delle lezioni come ci è stato assicurato – ha detto Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma -. Per gli esami di riparazione da domani faremo i controlli singolarmente. Non prevediamo grandi disagi perché parliamo di una ventina di docenti per scuola”.
I presidi sono soddisfatti per l’arrivo della super app: “Avevamo sollecitato una soluzione del genere nei primi di agosto”.
I dirigenti scolastici si augurano che, comunque, la percentuale di non vaccinati tra il personale della scuola possa scendere ulteriormente.
“Si tratta – ha aggiunto Rusconi – di circa centoventimila persone, ma speriamo che il numero si abbatta ancora. Di fronte alla prospettiva di fare un tampone ogni due giorni a proprie spese confido che le vaccinazioni aumentino”.
Su questo fronte il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha comunque assicurato: “Abbiamo chiesto delle assunzioni a tempo determinato per poter sopperire all’assenza dei docenti che non saranno vaccinati”.
E in merito al Green pass ha parlato di “vulnus” riguardo le “aziende che lavorano all’interno delle scuole”.
“Non si capisce per esempio – ha detto – se devono averlo anche i dipendenti dell’azienda di ristorazione che si occupa della mensa”.
L’infettivologo Matteo Bassetti, salito alla ribalta della cronaca per l’aggressione da parte di un no vax, è tornato a parlare dell’obbligo vaccinale per gli insegnanti.
“I non vaccinati dovrebbero non insegnare in presenza” ha scritto su Facebook.
Un obbligo che, secondo il presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Giuseppe Di Mauro, andrebbe esteso anche per gli studenti, a “tutti gli adolescenti e quanto prima pure per i bambini under 12, quando sarà disponibile il vaccino anche per loro”.
E a pochi giorni dal ritorno sui banchi, il sito Skuola.net ha voluto ricordare come ci siamo lasciati nella scorsa primavera e cosa cambierà.
Tra i punti analizzati quello del distanziamento in classe, con la possibilità individuata dal Cts di fare lezione “dal vivo” anche se non si riesce a rispettare la distanza di almeno un metro tra i banchi indossando la mascherina.