Green pass, "Dopo il 31 marzo potrebbe essere eliminato" - QdS

Green pass, “Dopo il 31 marzo potrebbe essere eliminato”

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Green pass, “Dopo il 31 marzo potrebbe essere eliminato”

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martedì 15 Febbraio 2022

Con la fine dello stato di emergenza, fissata al momento per il 31 marzo, potrebbe essere eliminata anche la certificazione verde

“Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione” e sulla possibilità che si elimini il Green pass dopo il 31 marzo, ovvero con la fine dello stato di emergenza “credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1. “Sono circa 1,2 milioni gli over 50 non ancora vaccinati, di cui 500 mila lavoratori”.

Da oggi obbligo per i lavoratori

Per gli over50 è scattato l’obbligo di Super Green Pass, o Green Pass rafforzato, per recarsi al lavoro. Stop alla corsa ai tamponi, perché questo tipo di lasciapassare, a differenza del precedente Green Pass base, non può essere ottenuto con un tampone rapido o molecolare. E’ invece necessario essersi vaccinati o essere guariti dalla malattia. Più precisamente: dopo la prima dose, è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva; dopo la seconda dose, è valido per sei mesi; dopo la dose di richiamo è illimitato.

Niente obbligo solo in caso di comprovate controindicazioni cliniche per il vaccino, “documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”, come chiariscono le faq dedicate del ministero. Quanto a chi ha contratto la malattia, “l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.

Le sanzioni

Chi viene trovato al lavoro senza certificato verde rafforzato, rischia se over50, una multa dai 600 ai 1.500 euro. E possono scattare sanzioni, se la mancanza si prolunga per oltre 4 giorni, fino alla sospensione dal servizio e dallo stupendio. Sanzioni anche per il datore di lavoro che non controlla: da 400 fino a mille euro. L’obbligo scadrà il 15 giugno. Nella stessa data potrebbe essere abolito anche il Green pass base. In questo senso spingono alcuni esponenti politici. A partire dalla Lega che, con un emendamento al decreto sull’obbligo vaccinale, ha chiesto di eliminare la Carta Verde con lo scadere dello stato di emergenza, il 31 marzo prossimo.

Controlli anche in smartworking

L’obbligo del green pass per i lavoratori in smartworking “c’è nella misura in cui la norma primaria prevede l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, è chiaro quindi che l’obbligo è esteso a tutta questa categoria e a questa fascia d’età. E’ quindi confermato” anche per chi lavora da casa. “I controlli sono un’operazione più complicata rispetto alle verifiche sui luoghi di lavoro ma non escludo che ci possano essere. Ad oggi a chi non si vaccina sono precluse anche altre attività, come i trasporti, i ristoranti o i cinema. Quindi c’è anche un altro modo per controllare chi non è vaccinato”. Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

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