Greentech Mediterranean Innovation Hub, via al progetto - QdS

Pnrr, fondi al Sud: nasce il progetto del Greentech Mediterranean Innovation Hub

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Pnrr, fondi al Sud: nasce il progetto del Greentech Mediterranean Innovation Hub

Redazione  |
venerdì 30 Dicembre 2022

A Ragusa nascerà il Greentech Mediterranean Innovation Hub: ecco i dettagli del progetto costituito - tra gli altri - dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, Unict e dal Comune.

Oggi, 30 dicembre 2022, è stato dato l’avvio ai lavori del Greentech Mediterranean Innovation Hub, progetto finanziato con 10,5 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa “ecosistemi innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati”, promossa dal Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, nell’ambito dei fondi stanziati dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.

La compagine di progetto è costituita, oltre che dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa e dall’Università di Catania, dal Comune di Ragusa, da i3P, dall’Energy Center del Politecnico di Torino e dalla Fondazione Cesare e Doris Zipelli.

Presidente BAPR, Arturo Schinina
Presidente BAPR, Arturo Schinina
Greentech Mediterranean Innovation Hub
Greentech Mediterranean Innovation Hub
Greentech Mediterranean Innovation Hub
Greentech Mediterranean Innovation Hub
Greentech Mediterranean Innovation Hub
Greentech Mediterranean Innovation Hub

Greentech Mediterranean Innovation Hub, il progetto

La piattaforma territoriale dell’hub ha sede nel centro storico di Ragusa, in piazza Matteotti nell’ex sede della Banca d’Italia.

Lo storico palazzo sarà restaurato e ristrutturato per essere trasformato in uno spazio, a basso impatto ambientale, funzionale a ospitare uno dei più importanti poli italiani per il trasferimento tecnologico in ambito green e agri-tech, con l’obiettivo di promuovere la ricerca accademica e favorire l’incontro tra capitale umano qualificato, per soddisfare i fabbisogni del mondo imprenditoriale, coinvolgendo i giovani e promuovendo le pari opportunità di genere, oltre che valorizzare i beni culturali e le esigenze del territorio.

Unict e BAPR soddisfatti: “Risultato importante”

“Questo eccellente risultato, in linea con quanto già fatto dall’Università di Catania in ambito Pnrr, è un’ulteriore testimonianza della eccellenza del nostro ateneo nella predisposizione di progetti di ricerca, anche di elevata complessità, con notevole impatto atteso verso il territorio e la società”, ha precisato il rettore Francesco Priolo. “Grazie alla forte sinergia tra l’Università di Catania e gli enti pubblici e privati realizzeremo a Ragusa un polo di fondamentale importanza per il trasferimento tecnologico in ambito green ed agri-tech e per la valorizzazione della conoscenza a beneficio del tessuto imprenditoriale e della società civile. Il progetto darà un forte impulso allo sviluppo delle imprese del territorio e favorirà l’occupazione dei nostri giovani a conferma del forte investimento dell’Università di Catania sul territorio ragusano sul piano della formazione e della ricerca”, ha aggiunto.

Arturo Schininà, presidente di Bapr, ha dichiarato: “L’avvio dei lavori, nel rispetto dei tempi preventivati, è il primo e fondamentale passo per la realizzazione, nel cuore di Ragusa, in Sicilia, di una delle iniziative più innovative e tecnologicamente avanzate nel campo della digitalizzazione e dello sviluppo sostenibile che saranno realizzate nel bacino del Mediterraneo. Il raggiungimento di questo obiettivo è il risultato della proficua sinergia e collaborazione che si è realizzata e consolidata in questi mesi con tutti gli attori coinvolti, in particolare con l’Università di Catania e il Comune di Ragusa. Questa iniziativa ci consente di proseguire nel nostro impegno per offrire al territorio un contributo sempre più qualificato e qualificante, non solo in termini economici, ma anche sociali, ambientali e occupazionali”.

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