Nuova udienza preliminare, presente l'ex ministro Salvini, per decidere se quest'ultimo dovrà essere rinviato a giudizio per sequestro di persona nei confronti di 131 migranti. Giornalisti in aula
Nuova udienza preliminare, presente anche l’ex ministro dell’Interno Salvini, per decidere se quest’ultimo dovrà essere rinviato a giudizio per sequestro di persona nei confronti di 131 migranti. Giornalisti ammessi in aula
E’ cominciata a Catania con l’intervento del Procura la discussione dell’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona.
La vicenda riguarda il mancato sbarco dalla nave Gregoretti di 131 migranti nel luglio del 2019 ad Augusta, nel Siracusano.
L’ex ministro Salvini è presente nell’aula bunker del carcere di Bicocca assistito dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno.
Per questa udienza i giornalisti sono stati ammessi in aula.
Dopo il pm Andrea Bonomo, che ribadirà la richiesta di non luogo procedere della Procura, parleranno le parti civili che confermeranno le loro richieste di rinvio a giudizio dell’ex ministro Salvini.
Sono AcccoglieRete, Legambiente ed Arci, rappresentate rispettivamente dagli avvocati Corrado Giuliano, Daniela Ciancimino e Antonio Feroleto, e una famiglia di migranti che era a bordo della Gregoretti, rappresentata dall’avvocato Massimo Ferrrante.
L’ultima parte della discussione sarà riservata all’avvocato Bongiorno, che risolleciterà il non luogo a procedere nei confronti del suo assistito.
L’intervento della penalista, se non ci sarà il tempo necessario al completamento della sua esposizione, potrebbe slittare alla prossima udienza, già prevista per il 23 aprile.
Confermata, al momento, la data definitiva di conclusione dell’udienza preliminare sul caso Gregoretti: il prossimo 14 maggio, quando il Gup Nunzio Sarpietro leggerà , nell’aula bunker di Bicocca a Catania, la sua decisione.
Due le strade percorribili: un decreto di rinvio a giudizio, con la fissazione della prima udienza dell’eventuale processo, o una sentenza di non luogo a procedere.