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Gruppo Nonno Nanni chiude 2024 con fatturato a 160 mln (+3,5%)

Gruppo Nonno Nanni chiude 2024 con fatturato a 160 mln (+3,5%)

Export vale quasi 11%, previsto ampliamento produzione mozzarella e burrata

Milano, 30 lug. (askanews) – Il gruppo Nonno Nanni, la Latteria Montello del Trevigiano a cui a cui fanno capo i brand Nonno Nanni, Nonna Rina e Tonon, ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato superiore ai 160 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente. Un risultato che l’azienda giudica “positivo” raggiunto “in un contesto sfidante e incerto”.

Risultati molto positivi per la linea Nonno Nanni, che ha chiuso l’anno con una crescita del 9,8% a volume e del 5,7% a valore, superando il mercato di riferimento, fermo a un +1,8% a volume e in lieve calo a valore. Alcune referenze in particolare hanno contribuito in modo decisivo a questo risultato. Tra queste, lo stracchino, cresciuto del 6,1% rispetto al -0,4% del mercato, e lo Squaquerello, che ha segnato un +10,9% contro il +5,3% del comparto. In crescita anche la Robiola, con una performance del +7,3% a volume.

Sul fronte estero, la quota export, oggi pari al 10,9% del fatturato, è in costante crescita. A rafforzare questo sviluppo contribuisce l’acquisizione di Italat France, storico distributore con sede a Parigi, punto di riferimento per centinaia di ristoratori, grossisti e negozi specializzati nella vendita di prodotti “made in Italy”. L’operazione, sottolineano dall’azienda, mira a consolidare ulteriormente la presenza del gruppo nel mercato francese.

Nel corso dello scorso anno sono stati destinati oltre 8 milioni di euro a investimenti strategici, con focus su impianti e macchinari per il miglioramento degli standard qualitativi nei reparti produttivi e l’attivazione di nuove linee di produzione dedicate all’ampliamento della gamma prodotti dei diversi marchi.

“Il comparto dei formaggi freschi ha affrontato un anno complesso, segnato da un aumento generalizzato dei costi di produzione, in particolare materie prime, energia e manodopera, e da una maggiore cautela nei comportamenti di acquisto da parte dei consumatori – commenta Silvia Lazzarin, amministratore delegato del gruppo – In questo scenario, il gruppo ha reagito con determinazione, mantenendo inalterata la qualità dei prodotti e investendo su leve strategiche come l’innovazione, la valorizzazione del brand e una comunicazione coerente e vicina al consumatore”.

Guardando al futuro, uno degli investimenti prioritari sarà l’ampliamento dello stabilimento produttivo dedicato alle paste filate, in particolare mozzarella, burrata e stracciatella. Si tratta di un segmento in forte espansione, caratterizzato da una struttura di mercato frammentata ma dinamica, con importanti margini di crescita. La domanda, spinta dalla ricerca di prodotti freschi, versatili e ad alto contenuto di servizio, è in continuo aumento, rendendo questo comparto particolarmente promettente.