Guadagnare facendo sesso online, la storia di Marcus e OnlyFans - QdS

Guadagnare facendo sesso online, la storia di Marcus e OnlyFans

Dario Raffaele

Guadagnare facendo sesso online, la storia di Marcus e OnlyFans

giovedì 18 Marzo 2021

Il social network senza censure permette lauti guadagni esibendosi in Rete. Durante il lockdown boom di sottoscrizioni e ricavi a 4 zeri. Marcus: "Non è denaro facile, serve costanza e creatività".

Con la crisi economica e sociale legata alla pandemia da Covid, anche la modalità di fare sesso è cambiata. Continua l’inchiesta del QdS sul mondo del sesso, dopo aver trattato l’argomento sexy shop.

Lockdown, zone rosse, divieto di spostamenti, di visitare persone al di fuori della propria, più stretta, cerchia familiare, coprifuoco. Vivere la propria sessualità per chi non ha un partner abituale è diventato estremamente difficile. In molti, più che mai, si sono adattati al virtuale, trovando nella Rete tante e nuove opportunità di “distrarsi”.

C’è poi chi, tra i più disinibiti, dovendo fare i conti anche con la crisi economica, ha trovato nella Rete, una facile occasione di guadagno. E’ il caso di Marcus Rush (nome d’arte). Un giovane siciliano emigrato in Spagna che ormai da più di un anno arrotonda con il porno “fai da te” esibendosi su Internet.

“Ho iniziato a creare contenuti per adulti
con la crisi dei 30 anni. Avevo lasciato la Sicilia già da qualche anno
trasferendomi in Spagna dove avevo conosciuto il mio compagno. Purtroppo dopo
un paio di anni, dall’oggi al domani, questa relazione finisce. Una rottura che
porterà con sé molti cambi nella mia vita tra cui una forte esigenza di
sperimentare cose nuove”.

Cosa fai esattamente per
guadagnare con il sesso?

“Ho la fortuna di avere un lavoro che mi permette di viaggiare e di avere orari flessibili. L’avere a disposizione una stabilità economica, ma al tempo stesso molto tempo libero, ha generato in me l’idea di mettermi in gioco in un’attività che non avevo mai contemplato prima e che al giorno d’oggi si è convertita nel lavoro che mi genera il maggior ingresso: adesso mi considero un creatore di contenuti per OnlyFans”.

Cos’è OnlyFans

Facciamo
quindi un passo indietro. OnlyFans, vi spieghiamo di cosa si tratta. OnlyFans è
un servizio di intrattenimento (nato nel 2016) tramite abbonamento con sede
a Londra. I creatori di contenuti possono guadagnare denaro dagli utenti
che si iscrivono ai loro contenuti, i cosiddetti fan.

OnlyFans è popolare nel settore dell’intrattenimento per adulti ma ospita anche contenuti di altri generi come esperti di fitness e altri tipi di creatori che pubblicano regolarmente online. Consente ai creatori di contenuti di ricevere finanziamenti direttamente dai loro fan su base mensile.

OnlyFans non possiede una politica sui contenuti molto restrittiva e consente agli utenti di condividere le proprie foto semi-nude o completamente in nudo in cambio di una quota associativa mensile. 

Quanto paga OnlyFans e commissioni richieste

La società paga l’80% delle commissioni riscosse al creatore dei contenuti, mentre il restante 20% è trattenuto da OnlyFans. Dopo le commissioni commerciali e di elaborazione, la quota della società è di circa il 12%.

Ma torniamo a Marcus, “In questa
piattaforma carico video espliciti, senza nessun tipo di filtro, principalmente
realizzati con altri “creatori” (è così che la piattaforma chiama ai
suoi utenti che caricano contenuti). Questo è diventato il mio principale
business”.

Chi sono i tuoi “fans”?

“Molti dei miei sottoscrittori sono
ragazzi giovani con fantasie sessuali spinte che, per ragioni culturali,
sociali o semplicemente per introversione e timidezza, non realizzano.

Il mio successo sta nel
fatto che si identificano in me perché non rappresento il tipico modello da
rivista, bensì il ragazzo della porta accanto che mai penseresti faccia certe
cose. I miei video sono amateur e questo gli dà una certa autenticità, ma non
trascuro la qualità delle riprese”.

Concentriamoci sulla tua fanpage. Come ti
è nata l’idea? 

Marcus Rush

“Amavo già esibirmi in rete con foto provocanti. Dopo la rottura con il mio compagno, forse inconsciamente avevo bisogno di richiamare l’attenzione e sentirmi valido ed apprezzato. Su Twitter avevo azzardato a postare qualche video esplicito di pochi secondi che, con mia gran sorpresa, aveva ottenuto immediatamente migliaia di likes. Quella pioggia di likes ti fa sentire onnipotente: parallelamente alla crescita dei followers caricavo contenuti sempre più forti e furono gli stessi followers ad incitarmi a creare un profilo “OnlyFans”. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse registrarsi su quella piattaforma per vedere un ragazzo come me “in azione”, eppure cinque giorni dopo avevo incassato i miei primi mille euro!”

Chi ti guarda? Chi è il tuo fan tipo?
Quali categorie?

“Ho due tipi di fans: giovani dai 20 ai 30
anni e gli over 45.

I primi mi seguono perché, come dicevo
prima, si identificano in me e ciò che faccio in quei video è parte delle loro
desideri un po’ repressi. Gli altri perché mi vedono come oggetto delle loro
fantasie!

I miei contenuti
risultano per entrambi impattanti soprattutto le scene di gruppo (bukkake,
gangbang, menage a trois…)”.

Quanti iscritti hai oggi
e come guadagni da questa pagina? Come fai a promuoverla? Quanto si riesce a
guadagnare con questa attività?

“Nonostante si abbia un alto tasso di
permanenza da parte dei fans (per la mia pagina rinnova l’abbonamento mensile
il 60% circa dei sottoscrittori), ci sono grosse fluttuazioni. Il boom è stato
durante il confinamento, quando ho avuto 700 fans, ma normalmente la media è
ben più bassa e si aggira intorno ai 300.

La parte più difficile è farsi conoscere e
promuoversi. Uso tutte le reti sociali classiche, lottando contra la censura
che ognuno applica, ma è su Twitter, che permette la pornografia, dove
realmente trionfo. Sono presente anche su diverse piattaforme
“specializzate” come Pornhub, xvideos etc..

A differenza di quel che
si pensa, non è denaro facile, bisogna essere costanti e ogni giorno dedicare
varie ore per raggiungere un nuovo pubblico. Se fatto bene si riesce a fare
davvero una fortuna. Conosco vari creatori qui in Spagna che raggiungono cifre
con cinque zeri in un mese. Una ragazza di Valencia il mese scorso in
un’intervista ha rivelato di ricavare circa 45.000 € al mese! I miei ingressi
sono molto più modesti”.

C’è concorrenza in questo settore? Come si
fa a superare i concorrenti?

“Prima della pandemia, non c’era molta
concorrenza e OnlyFan non era molto conosciuta, aveva circa 70.000 creatori di
contenuti. Con la situazione economica attuale molte persone hanno deciso di
lanciarsi in questa industria e OnlyFan ha già superato i 450.000 creatori e 40
milioni di utenti!

Occorre essere creativi,
costanti, ma soprattutto non prendersi troppo sul serio per aprirsi una strada
in questo mondo”.

Come ha inciso la
pandemia e il lockdown sulle tue attività? Hai subito rallentamenti o al
contrario una accelerazione?

Ovviamente durante il confinamento il
numero di sottoscrittori è aumentato esponenzialmente, ma è stata la sfida più
difficile per mantenere attiva la mia fanpage. Non potendo realizzare contenuti
con altri attori, se non qualcuno in forma di collaborazione virtuale, dover
far video da solo significava tirar fuori non solo il lato erotico ma
soprattutto quello creativo. Alla fine è stato proprio questo a farmi conoscere
meglio dai miei fans”.

Come hai fatto a
lavorare in questo periodo? E riguardo alla sicurezza, hai dovuto prendere
ulteriori precauzioni o ti sei dovuto porre dei limiti?

“Durante il confinamento era impossibile
filmare nuovi video con altri, se non tramite qualche videochiamata. Non appena
fu di nuovo possibile incontrarsi, realizzai un video con vari ragazzi della piattaforma
e ricordo l’esperienza con tenerezza.

Quel giorno era per tutti noi la prima
volta ritornando a filmare. Eravamo euforici, giocosi e passionali come mai
prima. Ma la gioia non sarebbe durata a lungo; quella infatti è stata una delle
poche scene di gruppo che ho fatto durante la pandemia. Adesso si cerca di
filmare con meno frequenza e solo in coppia per minimizzare i rischi”.

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