Guardia di Finanza di Enna in prima linea per il bene della comunità - QdS

Guardia di Finanza di Enna in prima linea per il bene della comunità

Guardia di Finanza di Enna in prima linea per il bene della comunità

martedì 24 Settembre 2024

Celebrata la ricorrenza di San Matteo, Patrono del Corpo delle Fiamme Gialle fin dal 1934. Un’occasione per ricordare l’impegno di donne e uomini per la tutela di territorio e cittadini

ENNA – Nella parrocchia Mater Ecclesiae, don Angelo Lo Presti ha celebrato una Santa Messa speciale in occasione della ricorrenza di San Matteo, Patrono del Corpo della Guardia di Finanza sin dal 1934. La funzione si è svolta alla presenza del vice prefetto, Giuseppe Sindona, del Questore di Enna Salvatore Fazzino e del Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Enna, Antonino Restuccia, nonché di una nutrita rappresentanza di militari appartenenti ai Reparti di Enna, Nicosia e Piazza Armerina, unitamente alle Fiamme Gialle in congedo della locale Sezione Provinciale Anfi (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia).

Don Angelo, durante l’omelia, ha ricordato la conversione di Matteo, “il pubblicano” esattore delle imposte per conto dei romani, che, rispondendo alla chiamata di Cristo, non ha esitato ad abbandonare tutto per seguirlo, riconoscendo nei suoi comportamenti anche l’operato che ispira le Fiamme Gialle nella tutela delle libertà economico-finanziarie e del perseguimento del benessere della collettività.

La tradizionale lettura della “Preghiera del Finanziere”, accompagnata dalla musica del clarinetto del Maresciallo Ordinario Pietro Lombardo, in forza al Comando provinciale di Enna, ha offerto in conclusione della funzione religiosa un ulteriore momento di intima riflessione per tutti i presenti.

Al termine della celebrazione, il Comandante Provinciale, Colonnello Fulvio Marabotto, nel ringraziare don Angelo, le Autorità e i militari intervenuti, ha inteso rivolgere il proprio pensiero “a quei finanzieri che, nonostante vivano situazioni di disagio a causa di malattie proprie o di propri congiunti, non sono mai venuti meno ai propri doveri, operando sempre con abnegazione e spirito di servizio per il bene di tutta la collettività”.

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