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Russia, è “guerra” dello champagne con la Francia, ecco perché

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Russia, è “guerra” dello champagne con la Francia, ecco perché

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domenica 04 Luglio 2021

Firmata da Putin una legge in base a cui lo Champagne francese, in Russia, sarà denominato “spumante”. Intanto l'Italia fa affari d'oro con la Russia tra Prosecco e Asti

Guerra delle bollicine tra Parigi e Mosca.

Il colosso del lusso francese Lvmh ha decretato lo stop alle consegne in Russia di Moet et Chandon, Veuve Cliquot e Dom Perignon privando oligarchi e ricchi vari del flute principe di notti brave e cerimonie solenni.

Ad aprire le ostilità è stato Vladimir Putin che ha appena firmato una legge, entrata in vigore il 2 luglio, che penalizza lo status symbol terminologico della bevanda più nota al mondo.

Lo champagne esportato in Russia non potrà più chiamarsi così e dovrà accontentarsi della ben più modesta definizione di “spumante“. Il brand classico delle bollicine francesi sarà invece riservato a quelle prodotte in Russia.

La reazione della filiale russa di Moet-Hennesy, compagnia che opera Wines & Spirits di Lvmh, è stata immediata e ha preso la forma di una missiva i cui contenuti sono stati resi noti dal quotidiano economico russo Vedomosti: la decisione di fermare seppur temporaneamente l’export di champagne è presa. In attesa di trovare un compromesso.

Lo spumante in Italia, affari d’oro con la Russia, è il quarto consumatore delle bollicine nostrane

Con un aumento record del 37 per cento nelle esportazioni di bottiglie di spumante italiano, la Russia si classifica al quarto posto tra i principali consumatori delle bollicine italiane, dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in riferimento alla guerra dello champagne tra Russia e Francia che potrebbe avvantaggiare proprio il Made in Italy.

Lo scorso anno – sottolinea la Coldiretti – sono state stappate 25 milioni le bottiglie di spumante nel Paese di Putin dove particolarmente apprezzati sono il Prosecco e l’Asti.

Il vino e gli spumanti – conclude Coldiretti – sono tra i pochi prodotti alimentari italiani ed europei non colpiti dall embargo in Russia in vigore dal 2014 dopo le sanzioni Ue decise per la vicenda Ucraina.

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