Una situazione al limite che potrebbe stoppare la timida ripresa di moltissimi Paesi, mettendo sotto scacco intere popolazioni.
La crisi nella crisi. Mentre ancora si contano i danni causati dalla pandemia e dalle restrizioni di 2 anni di Covid, la guerra in Ucraina peggiora misurazione una situazione già molto delicata. In attesa di conoscere le sanzioni da parte dell’UE contro la Russia, nonché la risposta della NATO, il conflitto scoppiato ieri sera ha già mandato KO le borse globali, facendo schizzare alle stelle il prezzo di moltissime materie prime, tra cui il petrolio e il gas che già erano aumentati sensibilmente.
Situazione al limite
Una situazione al limite, dunque, che potrebbe stoppare la timida ripresa di moltissimi Paesi, mettendo sotto scacco intere popolazioni, in particolare che è dipendente energeticamente dall’estero. Secondo quanto diffuso da Teleborsa, infatti, continua a lievitare il prezzo del gas, che potrebbe subire un rialzo di quasi il 44%, ma anche il greggio è destinato ad aumentare, con il conseguente rincaro dei carburanti già arrivati a 2 euro al litro.
Le conseguenze su imprese e consumi
Le conseguenze di questo combinato disposto di crisi potrebbe mettere definitivamente in ginocchio centinaia di imprese già costrette a fare i conti con il caro energetico dell’inizio dell’anno. Senza considerare la ricaduta sui prezzi delle materie prime e dei prodotti al dettaglio che hanno già subito corposi rincari.