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Guerra in Iran, Meloni: “Rapida ripresa dei negoziati”. Crosetto: “Prossime 72 ore delicate”

Guerra in Iran, Meloni: “Rapida ripresa dei negoziati”. Crosetto: “Prossime 72 ore delicate”

La premier Giorgia Meloni ha chiamato il capo dello Stato Sergio Mattarella per fare il punto della situazione in Medio Oriente. La telefonata del presidente del Consiglio ci sarebbe stata alla luce della call di governo con i ministri competenti sull’Iran e il giro di contatti con i leader europei e della penisola arabica.

La riunione

Una riunione d’urgenza sull’attacco Usa all’Iran si è tenuta oggi, domenica 22 giugno, tra la premier, i ministri competenti e i vertici dell’intelligence. “A seguito della riunione di governo convocata d’urgenza questa mattina alla luce dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto nel corso della giornata numerosi contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

“In particolare, il Presidente Meloni ha avuto uno scambio di vedute con il Presidente di turno del G7, il Primo Ministro canadese Mark Carney, con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, con il Presidente francese Emmanuel Macron e con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. In ambito regionale, il Presidente del Consiglio si è sentita con il Principe Ereditario e Primo Ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l’Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani”.

Consultazioni ci sono state anche tra governo e opposizione. “C’è stato un lungo contatto telefonico fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein a seguito degli attacchi degli Usa all’Iran”, fanno sapere fonti del Nazareno.

Crosetto: “Preoccupazione, prossime 48-72 ore delicate”

Dopo i raid aerei condotti nella notte dagli Stati Uniti contro tre siti iraniani di arricchimento dell’uranio (Natanz, Arak e Fordow) “si apre una crisi molto più ampia, la cui evoluzione desta forte preoccupazione”. Appare ragionevole attendersi, da parte dell’Iran, “una risposta molto più forte”, ma “fin dall’altro ieri abbiamo avviato misure preventive per rafforzare la sicurezza dei contingenti italiani all’estero”.

Lo dichiara il ministro della Difesa, Guido Crosetto, aggiungendo che “siamo consapevoli che le prossime 48-72 ore costituiscono una fase particolarmente delicata, nella quale non si possono escludere azioni ritorsive da parte dell’Iran, anche sotto forma di attacchi asimmetrici o di blocchi strategici, come la possibile interruzione della navigazione nello Stretto di Hormuz”.

Viminale: massima allerta su obiettivi sensibili

Al Viminale si è concluso il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, con la partecipazione delle Forze dell’ordine, delle agenzie di intelligence e delle strutture preposte alla cybersicurezza.

L’incontro è stato preceduto, in mattinata, da una riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa), organismo tecnico, cui hanno partecipato gli esperti delle forze di polizia e delle agenzie di intelligence. Durante la riunione sono stati presentati gli esiti delle recenti attività investigative e definite le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dal deterioramento del quadro geopolitico internazionale.

Al termine del Comitato nazionale, su impulso del ministro Piantedosi, sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo. Massima allerta sugli obiettivi ritenuti sensibili: attualmente, in Italia, sono oltre 29.000 i siti sottoposti a vigilanza, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche. Tra questi, circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani.