Negli ultimi anni si ventila sempre di più il rischio di un terzo conflitto mondiale che verrebbe combattuto con le tante temute armi nucleari che gli stati più potenti al mondo possiedono. Gli effetti distruttivi intravisti a Hiroshima e Nagasaki nel 1945 e il disastro di Chernobyl. Ma quali sarebbero i Paesi più sicuri al mondo dove potersi rifugiare in caso di guerra nucleare? Ecco una ricerca pubblicata su Nature Communications su cui ne parla.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
I paesi più sicuri in caso di attacco nucleare
La ricerca ha trovato 10 Paesi che per bassa densità di popolazione, posizione geografica e l’assenza di infrastrutture militari strategiche avrebbe maggiori probabilità di sopravvivenza o resistenza a un conflitto nucleare.
- Islanda: 300mila abitanti, l’isola è una delle mete più al riparo da una catastrofe nucleare. La sua posizione remota nell’Atlantico settentrionale e l’assenza di basi militari strategiche rendono il Paese particolarmente protetto. Inoltre, la limitata popolazione e la distanza dagli scenari bellici ne fanno una roccaforte naturale.
- Canada: è uno dei principali candidati alla sopravvivenza. La sua immensa estensione territoriale e la bassa densità di popolazione ridurrebbero drasticamente l’impatto di un attacco nucleare. Molte aree del Canada sono rurali e scarsamente abitate, fattore che abbatterebbe il numero di vittime.
- Australia: il suo territorio arido e scarsamente popolato, unito a solidi legami militari con gli Stati Uniti, la rendono difficile da colpire e strategicamente meno appetibile. Nessun aggressore rischierebbe un’escalation con una potenza nucleare come Washington.
- Nuova Zelanda: un recente studio pubblicato su Nature Communications, posiziona la Nuova Zelanda tra i Paesi più capaci di sopravvivere a una guerra nucleare. L’assenza di alleanze militari aggressive gioca a suo favore.
- Norvegia: è tra i Paesi europei più pacifici. Il suo isolamento geografico e la scarsa densità di popolazione limiterebbero i danni di un eventuale attacco. Inoltre, l’adesione a politiche di neutralità contribuisce a mantenerla ai margini dei grandi conflitti.
- Svezia: è storicamente legata a una politica di neutralità e non allineamento. Tali scelte geopolitiche, unite a una bassa criminalità interna, collocano la Svezia tra i Paesi più sicuri al mondo in caso di guerra nucleare.
- Groenlandia: territorio autonomo del Regno di Danimarca, ospita poco più di 57.000 persone e si trova nell’Oceano Artico, tra Canada e Islanda. La sua posizione estremamente remota la mette al di fuori della traiettoria di missili intercontinentali.
- Isole Figi: l’arcipelago è una delle nazioni meno esposte a un attacco nucleare. L’isolamento, ancora una volta, si rivela una forma di difesa efficace.
- Sri Lanka: l’isola al largo dell’India, rende questa Nazione meno vulnerabile rispetto ai Paesi continentali. Secondo lo studio la distanza da obiettivi militari prioritari e l’assenza di infrastrutture strategiche limitano il potenziale distruttivo di un attacco. Quindi, lo Sri Lanka è visto come un possibile rifugio in caso di catastrofe nucleare.

