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Guerra in Ucraina, la Russia inizia l’invasione, esplosioni a Kiev

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Guerra in Ucraina, la Russia inizia l’invasione, esplosioni a Kiev

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giovedì 24 Febbraio 2022

La Russia ha iniziato l'offensiva contro l'Ucraina su vasta scala, Zelensky: "Non vogliamo la guerra ma ci difenderemo"

“La Russia ha approvato un’offensiva contro l’Ucraina”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un video messaggio alla nazione di 11 minuti su Telegram. “Gli ucraini non vogliono la guerra, le autorità non vogliono la guerra, ma se saremo attaccati ci difenderemo”. Il presidente ucraino ha chiesto, senza successo, un colloquio telefonico a Vladimir Putin. “Ho preso l’iniziativa oggi di un colloquio telefonico con il Presidente della Federazione Russa. Risultato: silenzio”.

L’attacco

Vladimir Putin ha lanciato con una dichiarazione in tv un’ “operazione militare speciale” in Ucraina ordinando ufficialmente il dispiegamento di militari della Russia nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Esplosioni sono state segnalate nella capitale Kiev e in varie città del Paese. “Ho deciso per un’operazione militare speciale”, ha detto Putin. L’obiettivo dichiarato è “proteggere la popolazione che per otto anni è stata soggetta a maltrattamenti e genocidio”.

“Putin ha appena lanciato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina”, ha twittato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, denunciando attacchi contro le “pacifiche città ucraine”. “E’ una guerra di aggressione – ha aggiunto – L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin”.

L’Ucraina, come ha riportato la tv pubblica, ha chiuso lo spazio aereo in risposta all’operazione russa. Secondo l’agenzia Unian, ci sono state almeno quattro esplosioni a Kramatorsk, una forte esplosione nella regione di Odessa, così come a Kharkiv e Berdjans’k. Esplosioni e spari sono stati segnalati vicino all’aeroporto di Boryspil.

La condanna di von der Leyen

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha condannato nei termini più duri possibile l’attacco militare della Russia all’Ucraina, in una dichiarazione alla stampa questa mattina a Bruxelles insieme all’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell.

“Questa mattina presto – ha detto von der Leyen -, le forze russe hanno invaso l’Ucraina, un paese libero e sovrano. Ancora una volta, nel centro dell’Europa, donne, uomini e bambini innocenti muoiono o temono per la loro vita. Condanniamo questo barbaro attacco e gli argomenti cinici usati per giustificarlo”.

“Il presidente Putin – ha continuato – ha la responsabilità di aver riportato la guerra in Europa. In queste ore buie, l’Unione europea è unita all’Ucraina e al suo popolo. Quello che stiamo affrontando è un atto di aggressione senza precedenti da parte della leadership russa contro un paese sovrano e indipendente”.

“L’obiettivo della Russia – ha sottolineato von der Leyen – non è solo il Donbass, l’obiettivo non è solo l’Ucraina, l’obiettivo è la stabilità in Europa, è l’intero ordine internazionale basato sulle regole. Per questo, riterremo la Russia responsabile”.

Biden: “Pronte sanzioni”

Il presidente americano Joe Biden ha denunciato l’ “attacco non provocato e ingiustificato” della Russia contro l’Ucraina e come Putin abbia “scelto una guerra premeditata che porterà a una catastrofica perdita di vite umane e sofferenze umane”. “Le preghiere del mondo intero sono per il popolo dell’Ucraina – afferma in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca – che subisce un attacco non provocato e ingiustificato da parte delle forze militari russe”.

“Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà e gli Stati Uniti e i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e incisivo. Il mondo riterrà responsabile la Russia”. Biden parlerà con i leader del G7 e poi agli americani “per annunciare le conseguenze ulteriori” che Usa e alleati “imporranno alla Russia per questo atto di aggressione non necessario contro l’Ucraina e la pace e la sicurezza globale”. “Ci coordineremo con i nostri alleati Nato per garantire una risposta forte e unita che scoraggi qualsiasi aggressione contro l’Alleanza”.

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