Sei corridoi umanitari per evacuare la popolazione fino a stasera, Russia e Ucraina hanno trovato l'accordo. Mosca annuncia una "rapida reazione" alle sanzioni imposte dall'Occidente
Ucraina e Russia hanno concordato un cessate il fuoco dalle ore 9:00 alle 21:00 di oggi per evacuare la popolazione attraverso sei corridoi. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax. “Alle 5.30 di stamattina abbiamo ricevuto il messaggio dalla Federazione Russa che conferma i nostri corridoi umanitari”, ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereschuk.
La Russia e il monito all’Occidente
“La reazione della Russia sarà rapida, ponderata e sensibile per coloro a cui è diretta”, ha affermato Dmitry Birichevsky, direttore del dipartimento per la cooperazione economica del ministero degli Esteri russo, secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti. Birichevsky non ha dettagliato come intende reagire alle vaste e dure sanzioni occidentali decise in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe.
Morti 12 mila soldati russi
Sarebbero più di 12.000 le perdite tra le fila dei russi dal 24 febbraio, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. E’ il nuovo bollettino diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook. I dati sono stati diffusi stamane e non è possibile verificarli in modo indipendente. Secondo i militari ucraini, i russi hanno perso 317 tank, 1.070 mezzi corazzati, 120 sistemi di artiglieria, 56 lanciarazzi multipli e 28 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, distrutti anche 49 velivoli, 81 elicotteri e sette droni, oltre a 482 mezzi e tre unità navali.
La Cina accusa la Nato
La Cina ha accusato la Nato di voler spingere le tensioni tra Russia e Ucraina fino a “un punto di rottura”. Nel corso del briefing giornaliero, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha esortato gli Stati uniti a considerare le preoccupazioni di Pechino seriamente ed evitare di minare i suoi diritti e interessi nella gestione della situazione in Ucraina e nei legami con la Russia. Lo riporta Reuters, citata dal Guardian. “Ci auguriamo che nei prossimi colloqui” in Turchia “le due parti possano fare un ulteriore passo avanti sulla questione del confine. Ci auguriamo di poter avere una soluzione adeguata delle controversie e raggiungere una soluzione accettabile per entrambe le parti”, ha aggiunto Zhao Lijian.