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Guerra in Ucraina, inviato di Putin in Usa: “Vicini a soluzione diplomatica” ma Kiev è sotto attacco

Guerra in Ucraina, inviato di Putin in Usa: “Vicini a soluzione diplomatica” ma Kiev è sotto attacco

Kirill Dmitriev, inviato speciale del Cremlino ha detto alla Cnn che Mosca vorrebbe risolvere il conflitto diplomaticamente. Nella notte, però, esplosioni e incendi si sono registrate nella capitale ucraina

Kirill Dmitriev, inviato speciale del Cremlino a Washington per colloqui ufficiali ha detto alla Cnn che Ucraina, Russia e Usa sarebbero “abbastanza vicini a una soluzione diplomatica” per la guerra tra Kiev e Mosca. E ha aggiunto che Mosca vorrebbe risolvere il conflitto diplomaticamente.

Durante l’intervista ha detto: “Penso che si stiano trovando compromessi validi per tutte le parti”, commentando quindi la frustrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l’andamento del processo negoziale: c’è “un bel po’ di disinformazione su quanto sta accadendo”.

L’arrivo dell’inviato russo dopo l’annuncio di nuove sanzioni Usa

L’inviato e capo per gli investimenti esteri e capo del fondo sovrano russo è arrivato negli Usa dopo l’annuncio di Trump di nuove sanzioni contro la Russia e la decisione del tycoon di “annullare” l’incontro con Vladimir Putin.

Dmitriev dovrebbe incontrare funzionari dell’Amministrazione Trump “per proseguire i colloqui sulle relazioni Usa-Russia”, dicono le fonti della rete americana. Previsto un colloquio con Steve Witkoff, inviato di Trump.

A Kiev esplosioni e incendi

Ma il conflitto non si ferma. Esplosioni e incendi vengono registrate a Kiev secondo quanto scrivono il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, e Tymur Tkachenko, il capo dell’amministrazione militare della città.

“La città è sotto attacco balistico”, afferma il primo cittadino su Telegram, aggiungendo che una persona è rimasta ferita nel quartiere di Dnipro. Vigili del fuoco si sono recati nel quartiere per verificare i danni delle esplosioni. Tkachenko invita i cittadini a restare nei rifugi.

Pochi giorni fa due giornalisti uccisi a Kramatorsk

Mentre la diplomazia continua a lavorare tra mille tensioni e – al momento – pochi dialoghi risolutivi, in Ucraina si continua a morire. Nella notte martedì e mercoledì la Russia avrebbe lanciato 130 missili e droni, mentre altri 30 sarebbero partiti contro il territorio russo dalle forze ucraine. Ieri a Kharkiv, un terribile attacco aereo ha colpito un asilo pieno di bambini e Save the Children ha denunciato: “Ogni giorno i più piccoli perdono un pezzo della loro infanzia vivendo l’incubo costante della guerra”.

Tra le vittime delle ultime ore ci sono anche due giornalisti ucrainiOlena Gubanova e il cameraman Yevhen Karmazin. Il primo a diffondere la notizia è stato il governatore dell’Oblast di Donetsk Vadym Filashkin, che ha diffuso le immagini dei resti carbonizzati dell’auto su cui viaggiavano i reporter di Freedom Tv, definendoli due lavoratori “compassionevoli, giusti e onesti”.

Olena Gubanova e Yevhen Karmazin sono solo alcuni dei reporter che hanno perso la vita, dall’inizio della nuova fase del conflitto nel 2022, per raccontare la guerra. Nel 2024, secondo i dati dell’Unesco, l’Ucraina è stato il secondo Paese al mondo per numero di giornalisti uccisi e negli ultimi tre anni più di 100 professionisti dell’informazione hanno subìto violenze (dato, quest’ultimo, sottostimato e fermo comunque allo scorso anno).