“La Russia non accetterà un cessate il fuoco in Ucraina fino a che le cause alla radice del conflitto in Ucraina non saranno risolte”, lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.
Guerra in Ucraina, Lavrov: “Con Rubio ribadito impegno ad attuazione accordi Putin-Trump”
Intanto, Sergei Lavrov e Marco Rubio hanno ribadito il loro deciso impegno ad attuare gli accordi raggiunti il 16 di questo mese fra Vladimir Putin e Donald Trump nella telefonata che i due ministri hanno avuto ieri, ha reso noto il capo della diplomazia di Mosca.
“Abbiamo discusso in modo dettagliato, secondo quanto concordato dai due Presidenti la scorsa settimana”, ha aggiunto Lavrov, nella conferenza stampa congiunta che ha avuto con il suo omologo etiope, Gedion Timotheos. Non c’è stata alcuna precisazione sulla natura dell’accordo che potrebbe essere la decisione di un vertice a Budapest di cui tuttavia ancora nulla si è precisato.
“Sorpreso da notizia Cnn su slittamento vertice Usa-Russia”
Il ministro degli Esteri russo, inoltre, si è detto “sorpreso” dalla notizia di Cnn secondo cui l’incontro fra Vladimir Putin e Donald Trump potrebbe slittare, dopo la sua telefonata di ieri con Marco Rubio.
“Secondo le fonti citate, la posizione della Russia non si è evoluta a sufficienza oltre al massimalismo”, ha aggiunto. È ben nota, ha incalzato, la “campagna di disinformazione perseguita da diversi media occidentali e la Cnn è in linea”.
Guerra in Ucraina: attacco droni russi a Chernihiv, uccisi 4 civili
Proseguono però gli attacchi in territorio ucraino. È di almeno quattro civili uccisi e sette feriti – di cui uno in gravi condizioni – il bilancio di un attacco russo con droni Shahed sulla regione ucraina di Chernihiv. Lo ha riferito il sito dell’emittente Suspilne, citando fonti della polizia locale. Secondo le prime informazioni, nell’attacco sulla città di Novgorod-Siverskyia hanno perso la vita due donne e due uomini. Tra i feriti c’è una bambina di 10 anni.
Ok del parlamento ucraino a proroga legge marziale fino a febbraio
Il Parlamento ucraino ha approvato una proroga di 90 giorni della legge marziale e della mobilitazione generale, prolungando entrambe le misure fino ai primi di febbraio. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Verchovna Rada, precisando che la proroga, proposta dal presidente Volodymyr Zelensky, è passata con il voto favorevole dei due terzi dell’Aula.
Entrambe le misure, introdotte all’inizio per 30 giorni dopo l’invasione russa del febbraio 2022, sarebbero scadute il prossimo 5 novembre. La mobilitazione generale prevede il divieto di lasciare il Paese, con poche eccezioni, per tutti gli uomini tra i 22 ed i 60 anni.

